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A Rutigliano intitolata una strada al carabiniere Pasqualicchio

Presenti le massime autorità civili e militari

Pubblicato da: redazione | Mar, 26 Novembre 2024 - 12:27

Si è svolta questa mattina a Rutigliano, la cerimonia di intitolazione di una via al Vicebrigadiere dei Carabinieri Reali, Giuseppe Pasqualicchio, scomparso in servizio nel 1945. All’evento, unitamente ad una rappresentanza dell’Arma di Bari e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno preso parte i familiari del caduto nonché i vertici locali dell’Arma, il Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ed il Generale di Brigata Gianluca Trombetti, Comandante Provinciale di Bari. A fare da cornice all’evento, oltre ai cittadini di Rutigliano, anche la presenza di decine di studenti delle scuole di primo e secondo grado del luogo. Nel corso della cerimonia, momento assai significativo, la figlia del Vicebrigadiere, Sig.ra FLORIO Antonietta, ha scoperto la targa stradale con il nome del papà defunto. A benedire il momento è stato il parroco della chiesa di San Domenico, Don Angelo Bosco. Nel corso degli interventi pronunciati dal Sindaco e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri molteplici sono stati i richiami alla vita di Giuseppe Pasqualicchio e al suo servizio nell’Arma dei Carabinieri, animati dalla passione per il bene e caratterizzati da sacrificio, disciplina ed alto senso di responsabilità.

Il Vicebrigadiere Giuseppe PASQUALICCHIO, nativo del comune di Rutigliano, si era arruolato nell’agosto del 1928, all’età di vent’anni, nella Legione Allievi di Roma; assegnato a vari Comandi nel Nord Italia, durante il secondo conflitto mondiale partecipò alle operazioni di guerra sul confine italo-jugoslavo, per le quali ricevette, postumo, 2 croci al merito di guerra. Il 15 aprile del 1943 venne nominato Vicebrigadiere. Il 14 aprile del 1945, appena 37enne, mentre era in servizio nella frazione di Loipacco (UD), 3 malfattori, allo scopo di rapinarlo, lo costrinsero, sotto la minaccia di un’arma, a seguirli, fino ad un vicino torrente, dove gli sottrassero i pochi averi, e lo spogliarono della divisa, per poi ucciderlo con due colpi di pistola. Il corpo venne trovato solo settimane dopo. Era unito in matrimonio con la Sig.ra FLORIO Angelica, dalla quale era nata la figlia Antonietta, all’epoca di appena 4 anni.

 

 

 

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