“Fatti, non parole. Negare il patriarcato significa negare la realtà.” Con queste parole, Loredana Capone, vicepresidente del Partito Democratico e presidente del Consiglio regionale della Puglia, ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema della violenza di genere a margine delle iniziative organizzate oggi a Bari contro la violenza sulle donne. “I dati sui femminicidi in Italia parlano chiaro – ha proseguito – l’80% delle donne viene uccisa da mariti, ex partner o fidanzati, e nel 94% dei casi gli autori sono italiani. Negare questi numeri significa rifiutarsi di affrontare il problema, nascondendolo o manipolandolo a fini politici. Ci servono formazione ed educazione”.
Capone ha ricordato inoltre che il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una legge dedicata a contrastare la violenza di genere, stanziando 400mila euro per organizzare corsi di formazione rivolti a tutte le categorie che si relazionano con le vittime. “L’obiettivo – ha spiegato – è offrire un supporto reale alle donne senza esporle a ulteriori forme di colpevolizzazione. Stiamo costituendo un comitato scientifico con gli ordini professionali e i Centri antiviolenza (Cav) e Centri per uomini autori di violenza (Cuav) per rendere operativa la legge. Parallelamente, porteremo avanti un programma nelle scuole per educare i più giovani all’affettività e al rispetto, perché è lì che possiamo intervenire per costruire una cultura diversa”. Infine, Capone ha ribadito l’importanza di un’alleanza tra uomini e donne per costruire una rete in grado di sradicare stereotipi e superare il patriarcato: “Vogliamo creare un sistema e una strategia condivisa, per realizzare insieme un cambiamento concreto e duraturo”.