La giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ha assolto Domenico Navoni, 46enne, dall’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di due pescatori del quartiere Santo Spirito di Bari e di occupazione abusiva di spazio demaniale. Navoni era stato arrestato il 19 aprile scorso insieme ad altre tre persone, ancora sotto processo con rito ordinario (Domenico Sidella, Raffaele Altieri e Caterina Santoro), accusati di aver richiesto somme mensili tra i 10 e i 100 euro ai proprietari delle imbarcazioni del porto come presunto pagamento per “protezione”. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2021 e 2022.
Durante le indagini, i carabinieri avevano raccolto elementi che indicavano episodi di violenza, tra cui lo schiaffeggio di un pescatore e l’incendio doloso di un’imbarcazione. Gli imputati devono rispondere delle accuse di estorsione e incendio, entrambe aggravate dal metodo mafioso, oltre che di occupazione abusiva di spazio demaniale: una porzione del porto sarebbe stata infatti chiusa con una catena e utilizzata come parcheggio abusivo. Per Navoni, l’accusa aveva chiesto una condanna a sei anni, ma il suo avvocato, Piero Nacci Manara, aveva sostenuto la totale estraneità del suo assistito, chiedendone l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”. Navoni, che aveva trascorso quasi sette mesi in carcere, si trovava agli arresti domiciliari da due settimane al momento della sentenza.