La mostra itinerante La Fontana racconta, dedicata alla colonnina in ghisa presente da ben oltre un secolo su tutte le piazze dei centri pugliesi, fa tappa a Sammichele di Bari, nel coinvolgente e funzionale allestimento realizzato presso il Castello Caracciolo e l’aula civica del Comune. Un grande progetto di conservazione della memoria, costruito intorno ad uno dei simboli più caratteristici della conquista dell’acqua in Puglia, una terra da sempre in lotta con la scarsità di risorse idriche.
“È con grande piacere che ospitiamo nella nostra comunità la mostra La Fontana Racconta a testimonianza di un passato che, attraverso opere importanti, ha garantito la crescita e lo sviluppo delle nostre popolazioni a partire proprio dall’erogazione dell’acqua potabile. Per questo ringraziamo tutta la famiglia di Acquedotto Pugliese, a partire dal presidente Prof. Ing. Domenico Laforgia, per l’opportunità che ci offre”, dichiara Lorenzo Netti, il sindaco di Sammichele di Bari.
“Siamo lieti di inaugurare, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sammichele, un’altra tappa della mostra dedicata alla fontanina. Una iniziativa che illustra la lunga e luminosa storia della società idrica, il cui impegno per portare l’acqua pubblica a tutti i cittadini e al territorio, è stata la premessa del benessere e dello sviluppo di cui oggi la Puglia può fregiarsi. Una mostra che oggi assume un valore particolare, per il richiamo alla necessità di tutelare e valorizzare la risorsa idrica, la cui disponibilità è minacciata dai convulsi cambiamenti climatici in atto”, commenta Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese.
La Fontana racconta si avvale di una sessantina di scatti, da quelli più antichi in bianco e nero, provenienti dall’archivio storico dell’Acquedotto Pugliese, a quelli più recenti, realizzati dai fans dello storico manufatto in ghisa. Un racconto per immagini della grande epopea dell’Acquedotto Pugliese, volano di crescita e di sviluppo per milioni di cittadini in tutta la regione. A impreziosire la mostra, anfore, vasi e recipienti per la raccolta dell’acqua e tanti oggetti, rivenienti da collezioni private, destinati all’igiene personale.
Spirito dell’iniziativa è sottolineare la centralità del servizio idrico, riaffermando il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per i cittadini e il territorio. Acqua la cui salubrità è garantita dal controllo di circa 1,4 milioni di parametri chimici e microbiologici su circa 48 mila campioni prelevati. Oltre 45.000 sensori sulla rete consentono, inoltre, il monitoraggio in tempo reale dei principali indicatori di potabilità, con possibilità di interventi immediati in caso di anomalie. La purezza dell’acqua è, infine, garantita da ulteriori stazioni di disinfezione, posizionate sui principali snodi delle condotte.
La mostra, visitabile il venerdì e il sabato dalle 18 alle 21, e la domenica dalle 15,30 alle 20, sarà in corso sino al 6 gennaio 2025.