Ogni anno, il gas utilizzato nei nostri fornelli è responsabile di oltre 12.000 decessi in Italia, con una media europea di 40.000. Le cifre angoscianti emergono da uno studio condotto dall’European Public Health Alliance (EPHA), che chiarisce come l’abitudine italiana di utilizzare fornelli a gas al posto delle più moderne cucine a induzione contribuisca a un considerevole aumento di malattie cardiovascolari e respiratorie. L’inalazione di gas pericolosi provenienti da questi strumenti riduce l’aspettativa di vita media di quasi due anni.
L‘incubo dei fornelli a gas non è confinato all’Italia, ma si estende a tutto il continente. Almeno 14 paesi europei, tra cui Regno Unito, Francia, Polonia e Romania, violano le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) relative all’inquinamento. Qui, le morti premature risultano superiori rispetto alle nazioni che prediligono metodi di cottura più sicuri. Le case, povere di ventilazione e teatri di maratone culinarie, amplificano il pericolo. Il problema è molto più vasto di quanto supponessimo, e i nostri modelli indicano che l’abitazione media in mezza Europa supera i limiti dell’OMS. I riscontri sono drammatici e includono migliaia di casi di asma infantile e adulti colpiti duramente, spingendo alla necessità di interventi urgenti. Incoraggiando un distacco progressivo dai fornelli a gas, si auspica l’introduzione di incentivi economici per stimolare l’acquisto di modelli più sicuri.