“Una riforma in chiaro scuro”: così l’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale, definisce l’approvazione al Senato delle legge in materia di sicurezza stradale. Il presidente Giordano Biserni parla di alcuni aspetti non ancora risolti, pur apprezzando l’introduzione della sospensione della patente alla prima violazione per l’utilizzo del cellulare alla guida. “Asaps – dice – lo chiedeva da un decennio, da quando gli sms prima e la messaggistica istantanea poi hanno fatto diventare l’uso degli smartphone un virus nazionale, che colpisce milioni di utenti ma che ha avuto solo sanzioni minime, prive di reali risultati”. Bene anche l’inasprimento delle sanzioni contro l’alcol alla guida, “ma temiamo – dice Biserni – i lunghi tempi del decreto attuativo per l’alcolock, lo strumento obbligatorio per i conducenti condannati, mentre siamo soddisfatti per la semplificazione dei controlli antidroga, con la condanna diretta per il semplice uso di droga e sostanze psicotrope prima di mettersi alla guida, a differenza dello stato di alterazione da provare tranne nei casi di omicidio stradale e lesioni personali gravi e gravissime”.
Ed ancora, “ci aspettavamo di più per la tutela degli utenti vulnerabili, motociclisti, ciclisti e pedoni, quasi 400 i soli pedoni morti da inizio anno. Anche le norme sulla ciclabilità non ci soddisfano e demandano tutto sugli organi di polizia stradale per decidere se il sorpasso di una bicicletta sia avvenuto lungo una strada che ammetta il metro e mezzo di distanza laterale. L’appesantimento delle modalità per l’utilizzo dei misuratori di velocità (già approvato), specie nei centri urbani, sarà un ulteriore indebolimento nel contrasto al sistematico superamento dei limiti. I risultati di queste scelte forse si cominciano già a intravedere: più 4% i morti sulle strade nel primo semestre”.