(di Nicola Lucarelli ) Dopo quasi 4 mesi, è tornato a parlare il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis. Si è tenuta infatti questa mattina, la conferenza stampa del numero 1 biancorosso nella sala stampa “G. Guido” dello stadio San Nicola. Obiettivo dell’incontro con i media, quello di fare un primo bilancio stagionale, ma anche chiarire la posizione della società in merito ai vari rumors che si sono alternati negli ultimi mesi.
“Ho dichiarato con grande ambizione di puntare ai playoff – ha esordito De Laurentiis – anche se il campionato resta molto difficile. Una competizione che sta diventando sempre più insostenibile: quest’anno tutte le società si ritroveranno qualche milione in meno dalla Lega e questo rende ancora più complicata la possibilità di effettuare investimenti. Per quanto concerne la squadra, sono contento del gruppo che si è formato, un gruppo di uomini. Gli errori arbitrali non devono divenire degli alibi: sono dei fatti che accadono, come gli infortuni”.
Inevitabile per il presidente biancorosso affrontare la questione relativa all’interesse per il club, da parte del componente della famiglia reale del Kuwait, Al Sabah: “In verità è finito tutto in quell’incontro di Milano: non c’è stato nulla di concreto. Abbiamo ricevuto un documento, ma non l’abbiamo ritenuto interessante per poterci sedere e andare avanti. Anche il fatto che siano trapelate tante informazioni è sintomo di poca serietà, una trattativa è poco segreta, già il fatto che sia circolata una foto dell’incontro è emblematico. Dispiace perchè si è creata una ‘soap opera’ attraverso i giornali, anche se abbiamo sempre detto che non abbiamo avuto più notizie. Una situazione che non ha contribuito ad una sana e serena conduzione del club. Mi dispiace che il rapporto con la tifoseria non sia idilliaco, ma quello che mi preme è che i tifosi tifino per la squadra e per i propri colori come stanno facendo. Ribadisco come non ci sia un cartello “Vendesi” fuori dallo stadio, ma siamo sempre disponibili ad incontrare soggetti realmente interessati seriamente all’acquisizione del club. Infatti, ho accettato di buon grado di incontrare Al Sabah”.
Ma perché c’è una disparità di investimenti tra Napoli e Bari? Così De Laurentiis: “Non possiamo paragonare il Napoli col Bari: la società partenopea ha vinto lo scudetto dopo 20 anni di duro lavoro e tanti investimenti. Senza dimenticarci gli introiti diversi tra serie A e serie B e le plusvalenze dalla vendita dei calciatori, mentre a Bari si perdono milioni di euro ogni anno: quest’anno avremo 24 milioni di costi. Questo è il massimo delle nostre capacità e degli investimenti che possiamo fare. Autogestione? Magari potessimo andare a pareggio di bilancio, invece registriamo solo perdite importanti”.
Per quanto riguarda la multiproprietà, il numero 1 del Bari rilancia: “Quando siamo partiti nel 2018, abbiamo messo in preventivo che la norma potesse cambiare nel corso degli anni. A livello europeo c’è molta attenzione attorno a questa normativa. Nel frattempo stiamo lavorando e investendo in questo club. Se dovessimo andare in serie A, sono certo che qualcuno si farà avanti anche all’ultimo momento: 2 anni fa sta per accadere”.