Le signore delle orecchiette inizieranno un percorso di legalità. Dopo la bufera dei giorni scorsi partita dal video denuncia di un turista che raccontava di aver acquistato orecchiette industriali spacciate per artigianali, l’idea di un progetto. Raffaele Diomede, cultore della legalità, supportato dal medico legale Pasquale Bacco hanno incontrato le signore e gettato le prime basi per costruire una nuova realtà partendo dalla formazione. “L’arco Basso – spiega Diomede a Borderline24 – è un luogo simbolo per la città, la seconda meta per i turisti dopo la Basilica di San Nicola. È necessario quindi preservare la tradizione da una parte e dall’altra fornire gli strumenti a queste donne per agire nella legalità”. Sette le aree individuate dove partirà la formazione.
A gestire le attività formative per le signore sarà la Meleam S.p.A. con cui Diomede ha definito un accordo di aiuto a titolo gratuito. Le attività riguarderanno l’adeguamento dei locali e la formazione delle stesse signore che così facendo daranno dignità anche legale, sia al prodotto artigianale sia a quello industriale venduto. Tema centrale dopo quanto accaduto: “La priorità di questa iniziativa – aggiunge – è la promozione della sicurezza alimentare e della conformità alla legge senza penalizzare i produttori di via Arco Basso. È il momento di chiudere questa disputa e di unire tradizione e legalità, affinché la nostra eccellenza culinaria possa essere apprezzata in sicurezza e nel rispetto delle regole”.
“La nostra arte -spiega Nunzia Caputo, riferimento per la tradizione delle orecchiette – affonda le radici nelle tradizioni di famiglia, ma oggi è altrettanto importante guardare al futuro e rispettare le norme che garantiscono la sicurezza alimentare. Questo corso ci permetterà di apprendere nuove competenze per unire tradizione e professionalità”.
“La politica e le istituzioni si sono fatte vanto nel mondo di questa tradizione barese, portando in questa strada anche Capi di Stato” – dichiara il medico legale Pasquale Bacco “Ora è giusto che diano gli strumenti ed i tempi a queste attività per regolarizzarsi nel migliore dei modi”.