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Futuro incerto per gli store Benetton a Bari, a rischio i lavoratori

Lo storico palazzo Mincuzzi e un'altra sede in via Putignani rischiano la chiusura, la denuncia dei sindacati: "Vogliamo risposte"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 16 Novembre 2024 - 13:50

(Di Francesca Emilio) – Via Sparano rischia di perdere un altro pezzo di storia: il negozio Benetton, situato da anni nel palazzo Mincuzzi, potrebbe chiudere per sempre le proprie saracinesche. A rischio anche il punto vendita in via Putignani. Basta camminare lungo le vie del centro e soffermarsi dinanzi ai negozi in questione per rendersi conto di quanto accade: quelle che un tempo erano vetrine adornate con molta cura, in particolare nel periodo natalizio, sono ora scarne e riportano un cartello su cui c’è scritto “Le promozioni continuano all’interno”. Ma anche una volta all’interno l’assortimento è limitato. Una situazione che si rifletterà, inevitabilmente, sui lavoratori: ventuno in totale (14 per palazzo Mincuzzi, 7 per la sede in via Putignani) i dipendenti impiegati nei due centri vendita a marchio Benetton, ora a rischio chiusura, che da un momento all’altro, senza risposte, potrebbero restare senza stipendio.

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A denunciare quanto accade è il sindacato UILTuCS che dopo diverse mobilitazioni nelle scorse settimane attende di incontrare Benetton Group e le società coinvolte, Oceania Srl e Primavera Srl, gestori dei negozi di Foggia, Bari, Taranto e Lecce, il prossimo 19 novembre. Obiettivo, garantire ai lavoratori (40 in totale in Puglia quelli a rischio licenziamento) una continuità occupazionale. “I problemi – ha spiegato Marco Dell’Anna, segretario UILTuCS – sono iniziati questa estate quando le forniture di merce hanno iniziato ad arrivare nei diversi punti vendita sempre con maggiore ritardo sino a interrompersi del tutto. La causa sarebbe da ricondurre a tensioni tra le società gestori e Benetton Group, che hanno portato all’interruzione dei rapporti commerciali. La situazione è degenerata poi a settembre. I negozi hanno continuato a vendere le rimanenze di magazzino, ma ormai le scorte sono esaurite e c’è il serio rischio di chiusura immediata delle attività. Puglia e Sicilia stanno vivendo le situazioni più critiche. Abbiamo stimolato un confronto regionale e nazionale. Lo scorso 7 novembre si è tenuto un incontro in cui Benetton Group ha confermato l’esistenza di un contenzioso legale esprimendo però l’intenzione di restare in Puglia. Inizialmente si erano dimostrati aperti, poi però le cose sono cambiate quando abbiamo richiesto che i rami d’azienda fossero retrocessi a Benetton intimando la società di non avviare nessun tipo di licenziamento collettivo. Hanno smentito la possibilità di avviare la procedura di retrocessione, sia per questioni contrattuali che collegano Benetton a Primavera Srl, sia perché non interessati a proseguire. Un atteggiamento che si è dimostrato di chiusura in particolare nei confronti dei punti vendita pugliesie che aggravato dal blocco delle forniture di merce giustificato da una presunta esposizione debitoria delle società gestori, lascia i lavoratori in una situazione di incertezza che non possiamo tollerare”, ha evidenziato ancora.

Adesso i sindacati attendono risposta e sono pronti anche ad iniziative di protesta più incisive. “Attendiamo l’incontro del prossimo 19 novembre – ha detto infine Dell’Anna – si terrà in videoconferenza, avremmo preferito dal vivo. Vogliamo chiarimenti e vogliamo che venga avviato un percorso rapido per risolvere le problematiche. La priorità rimane la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori, soprattutto considerando che i negozi, fino all’insorgere delle difficoltà, avevano sempre registrato buoni risultati economici”, ha concluso.

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