L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” con un post riguarda le false convocazioni giudiziarie che sfruttano il nome del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, che viene indicato come Direttore del Reparto di Cybercrime.
La convocazione presenta loghi istituzionali per rendere più credibile il messaggio e prospetta alla vittima, in caso di mancato riscontro nel fornire spiegazioni su quanto contestato, l’emissione di un mandato di arresto per reati di pedopornografia in rete. Lo scopo è quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e di indurlo a ricontattare il truffatore inviando le proprie giustificazioni. Dopo aver dato seguito alla richiesta, il truffatore chiederà alla vittima il pagamento di una somma di denaro per evitare l’arresto.
La Polizia Postale, racconta lo sportello de diritti, raccomanda di diffidare da simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatta mai direttamente i cittadini, attraverso email o sms, per chiedere loro dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia di procedimenti penali a loro carico.