“Problemi di ordine pubblico”, chiudono, fino a nuova comunicazione, gli uffici Erp del Comune di Bari. L’avviso è apparso negli scorsi giorni proprio sui cancelli degli uffici, fattore che ha fatto insorgere gli attivisti del Movimento di Lotta per la casa a Bari. “Poche idee, ma ben confuse – scrivono in un lungo post sui social – la giunta Leccese apre al Piano emergenza straordinario per la casa, l’Erp chiude le porte al pubblico”.
“Il sindaco – proseguono – ieri ha dichiarato “il tema della casa e del diritto all’abitare, precondizione per una reale sostenibilità urbana, è al centro del mio programma di mandato”, ma senza alcun preavviso, l’Erp ha chiuso al pubblico, lasciando alla polizia il compito di informare l’utenza che non avrebbero ricevuto nessuno, anche se con appuntamenti programmati. Decine di persone, tra cui diverse invalide, hanno trovato il cancello dell’Erp sbarrato con un laconico cartello in cui si fa un generico riferimento a questioni di ordine pubblico. Chiuso e servizio sospeso “fino a nuova comunicazione”. Peccato che chi è costretto a recarsi in processione agli uffici dell’Erp non possa permettersi il lusso di prendere tempo con quello che lo stesso sindaco chiama “disagio abitativo”, così come non può rispondere agli ufficiali giudiziari che incombono dietro la porta di casa che “è chiuso fino a nuova comunicazione”, evidenziano ancora.
“Questa novità dell’Erp – concludono infine – è l’ennesima beffa di un ufficio pubblico che, con modalità operative più simili alle fattorie degli animali che a una istituzione che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico, è parte del “disagio abitativo”. Così come ne è parte l’assessorato al welfare del Comune che da anni non assolve minimamente al ruolo di sostegno a chi è in difficoltà. Lungi dal fornire gli strumenti per il reinserimento e per la ricostruzione socioeconomica dei singoli e dei nuclei, l’assessorato al welfare non fornisce alcun servizio sociale degno di questo nome. Le persone non solo sono costrette a districarsi da sole per documentare gravi problematiche socio-sanitarie, ma talvolta trovano addirittura assistenti sociali che diventano veri e propri ostacoli alla soluzione del problema abitativo. Quello che è accaduto è intollerabile e la direzione dell’Erp si è finanche rifiutata di darci una spiegazione, pertanto il Movimento di lotta per la casa tornerà presto a manifestare al Comune e al welfare, perché come non ci sono bastate le belle parole vuote di Decaro, Lacoppola e Bottalico così non ci bastano quelle di Leccese, Iacovone, Grasso e Vaccarella”, concludono.