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Bari celebra Pino Pascali e Toti Scialoja: al via “Confluenze” – VIDEO

L'arte e la storia dell'artista barese Pascali e del suo maestro Scialoja in mostra sino al 4 maggio al Kursaal Santalucia

Pubblicato da: redazione | Ven, 8 Novembre 2024 - 19:10

Bari celebra l’artista Pino Pascali raccontandolo attraverso le sue opere e quelle del suo maestro, Toti Scialoja. È stata inaugurata oggi, 8 novembre la mostra “Pino Pascali – Toti Scialoja. Confluenze”, curata da Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis. Promossa dalla Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, insieme alla Casa editrice Electa, “Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze” è la prima mostra dedicata a Pino Pascali a Bari dal 1981, un omaggio e una celebrazione del grande artista pugliese, riconosciuto a livello internazionale e le cui opere sono presenti nelle più grandi collezioni al mondo.

L’esposizione, aperta al pubblico sino al 4 maggio al Kursaal Santalucia a Bari,  segna il primo appuntamento di una sinergia integrata tra Fondazione Pascali, Regione Puglia ed Electa, con l’intento di promuovere un palinsesto di iniziative per la valorizzazione della figura di Pino Pascali, in relazione agli artisti che lo hanno ispirato o con cui ha collaborato. La mostra è realizzata con la partecipazione della Fondazione Toti Scialoja di Roma. Le sale del Kursaal Santalucia di Bari, restituito alla città nel 2021 grazie a un progetto virtuoso di restauro voluto e coordinato dalla Regione Puglia, ospitano un itinerario visivo in grado di restituire per la prima volta il dialogo personale e artistico fra Toti Scialoja e Pino Pascali, protagonisti delle vicende artistiche italiane degli anni Cinquanta e Sessanta. Il percorso espositivo, articolato in cinque sezioni, mette in luce le sperimentazioni nate da ispirazioni condivise, rendendo tangibile una sorprendente serie di corrispondenze tra temi e immaginari.

L’incontro fra Pascali e Scialoja avviene nelle aule dell’Accademia di Belle Arti di Roma in via Ripetta, dove l’artista pugliese si iscrive nel 1955 e dove Scialoja è il titolare del corso di scenotecnica, tra i docenti meno accademici e più apprezzati. A questa altezza cronologica, Scialoja è un artista già noto e affermato, in contatto con il panorama artistico internazionale, e invita i suoi giovani allievi a sperimentare senza riserve nonché a confrontarsi con i linguaggi contemporanei. Pascali, poco più che ventenne, è fra gli allievi più ricettivi e, dalla frequentazione delle lezioni di Scialoja, derivano visioni inaspettate e cariche di vitalità, specchio di quell’irrequieta fascinazione per la materia ereditata dal suo maestro e ampiamente documentata nella prima sezione. Ad avvicinare i percorsi di Scialoja e Pascali è, inoltre, la comune curiosità riservata all’America e al rinnovamento impresso alla tradizione europea dalla cultura d’oltreoceano, oggetto della seconda sezione della mostra, dove trovano spazio le celebri impronte di Scialoja e le sperimentazioni pop di Pascali.

“Scialoja ha avuto a Roma un ruolo centrale – spiega Stefano Zorzi (video in basso), presidente e fondatore Fidertis – non solo come personalità d’accademia, ma anche nell’attività di pittore che qui celebriamo con dei grandi lavori di un lavoro particolare, il suo periodo americano. Quando fece da ponte tra l’America e l’Italia. La cosa molto bella e unica di questa mostra è il fatto di poter mettere in evidenza il rapporto che c’è tra il professore e l’allievo.  Questo professore è un punto di vista inarrivabile per Pascali, ma che in quel momento è stato un faro per l’artista capace di indirizzarlo nella sua breve ma prolifica attività di scultore”, ha concluso. “Una grandissima mostra su Pascali – ha detto invece Aldo Patruno (video in basso) – anche Bari celebra l’artista nato a Bari in un progetto chiamato Confluenze perché convergono le confluenze artistiche di artisti diversi che hanno avuto rapporti con Pascali e il suo maestro, Scialoja”, ha concluso.

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