Il Comune di Bari intensifica il contrasto alla corruzione e all’illegalità. Questa mattina la giunta comunale, su proposta del sindaco Vito Leccese, ha infatti approvato la delibera che prevede la modifica del regolamento dei controlli interni sulle società partecipate del Comune di Bari relativamente alle attività ispettive affidate al “Nucleo per le ispezioni amministrative sulle partecipate” (N.I.A.P.), istituito nell’ambito delle competenze della nuova ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, voluta dallo stesso sindaco con l’obiettivo di potenziare l’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità e a presidio dell’osservanza, da parte delle società in house e delle altre partecipate comunali, delle regole poste a tutela della legalità e della trasparenza.
Nello specifico il Regolamento disciplina l’esercizio da parte del Comune di Bari dell’attività ispettiva quale funzione di vigilanza e controllo, ad esso spettante, sulle proprie aziende partecipate con l’obiettivo di supportare i processi di autocorrezione e conformazione di atti, procedure o comportamenti posti in essere dalle società partecipate ai principi di legalità e trasparenza. Questa attività si configura come controllo di “secondo livello” in quanto non sostituisce gli organi di controllo interno delle singole aziende, ma ha l’obiettivo di fornire maggiori rassicurazioni sul corretto e regolare funzionamento del sistema di gestione e controllo posto a presidio del sistema delle partecipate baresi. L’attività ispettiva viene ordinariamente esercitata nei confronti di tutte le aziende partecipate del Comune di Bari, in conformità alle previsioni normative e al piano annuale dell’attività ispettiva, ma in via straordinaria può essere richiesta e attivata dal direttore della ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale di propria iniziativa o su richiesta del sindaco, in presenza di fattispecie di particolare gravità e urgenza, di esposti, denunce, notizie di stampa o di altri organi di informazione, segnalazioni di whistleblowing. Le ispezioni vengono condotte dal N.I.A.P. composto di norma da funzionari comunali dell’area di vigilanza.
Nei casi di particolare rilevanza e complessità dell’indagine, i componenti del N.I.A.P. possono essere affiancati da uno o più ispettori temporanei, ossia specifiche figure professionali, scelte tra i funzionari comunali in possesso di specifica professionalità e idonea esperienza, da altri dirigenti o funzionari comunali che per ruolo o competenze siano ritenuti indispensabili al buon esito dell’indagine. Il procedimento ispettivo si articola, di norma, in tre fasi: fase preparatoria, fase di indagine, fase di redazione della relazione conclusiva. La comunicazione di avvio del procedimento ispettivo è eseguita dal dirigente coordinatore del N.I.A.P. all’azienda o alla società ispezionata preventivamente, in caso di ispezione ordinaria, e contestualmente all’inizio dell’ispezione (primo accesso), in caso di ispezioni straordinarie.
L’attività ispettiva, sia quella ordinaria prevista dal Piano sia quella straordinaria, si conclude con la redazione della relazione conclusiva degli ispettori incaricati che viene trasmessa dal coordinatore del N.I.A.P. al direttore della ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, al direttore della ripartizione o struttura competente per materia, al sindaco e al presidente dell’azienda ispezionata previa verifica di coerenza dei risultati ispettivi da parte del medesimo coordinatore, qualora non abbia partecipato all’ispezione. Il termine di conclusione di ciascuna attività ispettiva è fissato in 90 giorni dal mandato d’ispezione. In esito alla trasmissione della relazione ispettiva al presidente dell’azienda ispezionata, questi è tenuto a trasmettere al direttore della ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale copia degli atti di amministrazione attiva adottati sulla scorta delle risultanze ispettive, unitamente a una breve relazione sugli interventi correttivi intrapresi.
“Con l’approvazione di queste modifiche al regolamento si mettono nero su bianco le funzioni ispettive, e le relative modalità, affidate al Nucleo ispettivo istituito nell’ambito della nuova ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale – spiega il sindaco Vito Leccese -. Diviene così pienamente operativo il nuovo ufficio con il quale ho inteso rafforzare e rendere più penetranti le attività di controllo sia interne all’amministrazione comunale sia sul complesso sistema delle società partecipate, attribuendo le relative funzioni – in precedenza distribuite su molteplici livelli organizzativi – a una struttura apicale in posizione di autonomia sul piano delle relazioni con i livelli di rappresentanza politica e con la direzione generale dell’ente. Lo stesso dirigente avrà la piena disponibilità di un nucleo per le ispezioni amministrative sulle aziende partecipate al fine di supportare i processi di autocorrezione e conformazione di atti, procedure o comportamenti così da contribuire e alimentare la solidità e la fiducia dei cittadini e delle istituzioni nelle medesime imprese.
L’obiettivo sfidante è quello di creare un osservatorio stabile sui fenomeni criminali che potrebbero pregiudicare la crescita economica e sociale della città, strutturando un ufficio con poteri d’intervento autonomi che strutturi e renda stabili e costanti nel tempo le attività di controllo quale specifica integrazione delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) della Città di Bari”.