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Fucacoste e cocce priatorje, così a Orsara celebrano i defunti

Questa tradizione è nata nel 1.200

Pubblicato da: redazione | Mar, 29 Ottobre 2024 - 08:55
Una tradizione antica per omaggiare il ricordo dei propri cari defunti. È questa l’origine della particolare usanza di Orsara di Puglia, che ogni anno, per la festa dei Fucacoste e Cocce Priatorje, trasforma le vie del suo borgo in dei falò a cielo aperto. Sebbene anche in questa circostanza vengano utilizzate dei fuochi accesi e delle zucche, proprio come per la festa di Halloween, questa tradizione non ha nulla a che vedere con quella anglosassone. La Fucacoste è infatti una festa che esalta la luce e non l’oscurità. Non è di certo un caso che sia anche soprannominata ‘la notte più luminosa dell’anno’.

Questa tradizione, nata nel 1200, continua a tramandarsi di anno in anno. Probabilmente di origini galiziane, quest’usanza è un evento misto a fede e religione popolare. A prescindere da quale sia la sua nascita, però, l’evento del Fucacoste e Cocce Priatorje merita di essere vissuto almeno una volta.Ciò che ha spinto alla nascita di questa festa è la convinzione che le anime dei defunti, nella notte tra il 1 e il 2 novembre visitino i parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto. Per indirizzare i propri cari verso le giuste case, dunque, a partire dal lontano 1200, gli abitanti del posto erano soliti porre davanti a ogni uscio di casa un olio in una bacinella piena d’acqua e sormontata da una lampada. In questo modo, le anime del Purgatorio sarebbero stati aiutate dalla luce fioca per ritrovare gli ambienti frequentati mentre erano in vita. Questo veniva fatto poiché, secondo gli abitanti del posto, la luce fioca della candela avrebbe mostrato la sfilata delle anime del purgatorio. Per un maggiore legame cielo-terra, inoltre, si era soliti fa ardere la ginestra, la cui particolarità è quella di far volatizzare velocemente le sue fiamme.

La sera del 1° novembre, quindi, Orsara si infiamma e si accende fino al mattino seguente nel segno della fede cristiana, nel ricordo dei defunti per condividere tra i vivi un momento di comunione caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso con il mondo di chi continua a vivere nella memoria dei propri cari. In occasione di questo momento conviviale, inoltre, ci sono tanti prodotti tipici come ad esempio vino, carne, pane, patate e dolci tipici, vale a dire le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati accanto ai fuochi quando in ogni stradina del borgo si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi.

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