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Bari, a Palese monta la protesta per la ciclabile: “Vogliamo risposte”

Dall'assenza di sicurezza alla poca chiarezza sul futuro della viabilità, i residenti hanno avviato una raccolta firme per chiedere un incontro urgente

Pubblicato da: Francesca Emilio | Gio, 31 Ottobre 2024 - 11:58

(di Francesca Emilio) Il cantiere è ancora in corso (e durerà ancora per mesi), ma vogliono vederci chiaro i residenti di Palese per i quali, ancora oggi, è forte il malcontento per la nuova pista ciclabile sul lungomare. Dall’assenza di sicurezza del tratto già realizzato che, inoltre, secondo alcuni, non rispecchia l’identità del territorio, al caos cantieri, sino alla poca chiarezza in merito alla viabilità e ai parcheggi relativi al futuro. Sono solo alcune delle problematiche che preoccupano i residenti che con l’obiettivo di avere risposte hanno avviato una raccolta firme per chiedere un incontro urgente alle istituzioni.

“In qualità di residenti del V Municipio – si legge nella nota – chiediamo un incontro urgente  con le Autorità in indirizzo al fine di avere un confronto sulle problematiche che stanno emergendo in tutta la loro gravità man mano che i lavori di realizzazione della pista ciclabile stanno progredendo e l’opera pubblica sta materialmente prendendo la forma di un vero e proprio mastodonte rispetto allo spazio originariamente occupato dalla carreggiata stradale. È di tutta evidenza infatti che il tratto di lungomare interessato dai lavori ha sempre consentito ai residenti di quest’area completamente priva di servizi alla residenza di spostarsi utilizzando il doppio senso di marcia verso l’abitato di Palese/Santo Spirito e verso Bari, principalmente per raggiungere scuole, luoghi di lavoro, negozi di quartiere etc per soddisfare le basilari esigenze della vita quotidiana”, evidenziano.

“Pur condividendo la scelta politico-amministrativa di incentivare la mobilità dolce attraverso la realizzazione di opere di tale genere – proseguono non si può non evidenziare, con riferimento a quella in corso d’opera, che la pista appare sovradimensionata rispetto alla larghezza della strada. In alcuni tratti le macchine rasenteranno il cordolo della pista (ad esempio in prossimità dell’ex esercizio commerciale l’Altro Mondo), non senza considerare che sarà impossibile per i mezzi di soccorso transitare con la carreggiata occupata dai veicoli in marcia. Inoltre, l’andamento della pista è irregolare: presenta tratti e rientranze pericolose per la viabilità con spigoli taglienti e rampe di accesso alla pista che rappresentano insidie tanto che si sono già verificati incidenti. Ma non solo: la carreggiata stradale appare insufficiente a garantire in sicurezza l’immissione dei frontisti sul lungomare”, sottolineano ancora.

A preoccupare è soprattutto il futuro della viabilità, in un quartiere, quello di Palese, già fortemente provato dal caos parcheggi.  “Allo stato attuale – proseguono ancora – non si conosce un piano di viabilità alternativa: il traffico veicolare verso Bari sarà riversato sulla SS 16 sui tristemente noti “curvoni di Palese” con unico accesso da via Fontanelle e in direzione Santo Spirito si riverserà su via Napoli, strada su cui è già presente una elevata intensità di traffico. Inoltre, non si sa se esiste una pianificazione alternativa dei parcheggi che saranno sottratti per effetto della realizzazione pista ciclabile e non esistono mezzi pubblici che transitano sul lungomare e possano garantire i collegamenti in alternativa all’utilizzo dei mezzi privati. In ultimo si segnala che il tratto già fruibile di pista ciclabile (dall’intersezione di via Cola di Cagno) è praticamente già deteriorato a causa dello scollamento dei materiali con conseguente inutilizzabilità della stessa pista”, concludono chiedendo un incontro urgente “per fare chiarezza e avere risposte rispetto ai problemi evidenziati”.

Foto repertorio

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