L’avvocato Marcello Vernola, ex presidente della provincia di Bari ed ex europarlamentare, accusato di aver svolto un ruolo attivo in un presunto caso di evasione fiscale legato alla sua società, Velga, operante nel settore dell’energia elettrica, durante l’udienza tenutasi oggi in tribunale a Bari, ha dichiarato di aver ricoperto solo un ruolo di supervisione e di non aver mai avuto un ufficio nella sede di Modugno (Bari), respingendo così le accuse di evasione dell’Iva tra il 2015 e il 2017.
Vernola è attualmente imputato insieme ad altre sette persone per reati che comprendono bancarotta fraudolenta e omesso versamento dell’Iva. In particolare, la Procura contesta a Vernola di non aver versato un acconto Iva di oltre 607mila euro per il 2017, oltre a indicare elementi passivi fittizi per circa 74 milioni di euro nel 2015 e oltre un milione nel 2016, tramite fatture ricevute dalla Cei per operazioni ritenute inesistenti. Giuseppe Giuliani, amministratore di fatto della Cei, ha già definito la sua posizione tramite un accordo di patteggiamento.