Resta aperto il confronto in merito all’ordinanza sperimentale anti movida per arginare il fenomeno che aveva creato non pochi disagi ai residenti e che tanto sta facendo discutere i commercianti, non convinti delle decisioni prese in atto. Questa mattina a Palazzo di Città, si è tenuto un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Vito Leccese, il comitato di residenti del quartiere Umbertino e le associazioni di categoria che rappresentano le attività di food and beverage interessate dal provvedimento a contrasto degli effetti negativi della movida nel quartiere.
La riunione, a cui hanno partecipato anche l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli, l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, il direttore generale Davide Pellegrino, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo e il direttore del settore Polizia annonaria e Attività produttive Michele Cassano, è stata utile per un confronto sereno tra le parti interessate a poco meno di due settimane dall’emanazione dell’ordinanza sindacale.
Il sindaco di Bari, che ha inteso ribadire la connotazione sperimentale del provvedimento, ha voluto ascoltare le parti in causa per raccogliere le opinioni sull’ordinanza la cui architettura – ha ricordato – è stata in gran parte frutto di una proposta congiunta delle parti.
Mentre i residenti hanno espresso un giudizio positivo sui primi effetti del provvedimento, i rappresentanti degli esercenti hanno manifestato preoccupazione per un calo degli incassi, pur comprendendo la necessità di intervenire per limitare i fenomeni di aggregazione rumorosa dello spazio pubblico.
Sono stati esaminati anche altri provvedimenti analoghi adottati in diverse realtà urbane, nei quali l’oggetto delle restrizioni ha avuto come obiettivo il contenimento dell’asporto e il consumo su spazio pubblico di bevande alcoliche in orario notturno.
Nel corso dell’incontro, le associazioni di categoria dei pubblici esercizi hanno tuttavia richiesto un allentamento delle regole sugli orari, proponendo nel contempo l’impiego di steward a loro carico, per cercare di mitigare gli assembramenti e il disturbo alla quiete pubblica e anche per allertare in tempo reale le forze dell’ordine al verificarsi di episodi significativi di lesione alla sicurezza.
Nella consapevolezza che ogni attività di sicurezza privata non può porsi in contrasto con la libertà dei cittadini, l’amministrazione comunale ha chiesto alle associazioni di categoria di definire con maggiore precisione i contorni di tale proposta e il livello concreto di adesione da parte degli esercenti. Sul punto i rappresentanti di categoria si sono riservati di approfondire la questione.
Il sindaco ha anche annunciato che una prima stesura della bozza di regolamento sulle aree da sottoporre a tutela (per introdurre l’autorizzazione alle aperture di pubblici esercizi) sarà disponibile per gli incontri partenariali entro il mese di novembre.
Fino al termine di validità dell’ordinanza sindacale, l’amministrazione ha anche chiarito che il confronto con esercenti e residenti, aperto al contributo di chiunque abbia interesse, sarà svolto in modo permanente.