Ci sono i dirigenti dei partiti, i parlamentari, gli europarlamenti e i consiglieri comunali a regionali. E’ riunito il popolo del centrodestra per celebrare i due anni dell’esecutivo a firma Meloni. Sono le parole del ministro della giustizia Guido Crosetto, collegato da Roma, sul conflitto tra governo e magistratura a scatenare il primo grande appaluso della sala. “Noi siamo partiti in uno dei momenti più drammatici – ha dichiarato – non c’era più un’azienda, un ristorante, una pizzeria che potesse restare aperto per il costo dell’energia. Abbiamo iniziato il governo con l’inflazione a doppia cifra, abbiamo iniziato con tutti che dicevano che l’Italia sarebbe fallita, che con noi sarebbero esplosi i conti pubblici, lo spread sarebbe saltato, sarebbe crollato il mondo, qualunque cosa possibile. Invece siamo qui dopo due anni e dopo due anni questo governo ha raggiunto risultati che nessun governo in passato ha mai raggiunto. “Tutto questo lo abbiamo fatto nonostante viviamo un periodo drammatico dal punto di vista internazionale: ci sono due guerre ai nostri confini quasi. Nonostante tutto questo c’è ancora molto da fare. Siamo soddisfatti? No, non siamo mai soddisfatti, sappiamo che ogni giorno dobbiamo migliorare qualcosa in più. Quelli che raccontano che con la bacchetta magica si possono giungere i risultati raccontano delle frottole. I risultati si raggiungono scalino dopo scalino, chiedendo a tutti di collaborare ed è quello che stiamo facendo”.
Ma il tema della manovra finanziaria resta quello centrale. “Registro un tasso di proteste molto minore della media – ha commentato il presidente del gruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri. “Ho registrato trentadue finanziarie e quest’anno sono più i consensi che i dissensi. Sulla sanità arriviamo alla cifra record della spesa sanitaria di centotrentasei miliardi, serve di più? Certo. I medici lamentano che non ci sono assunzioni? lo vedremo”. “Discuteremo con i medici e con tutti – ha aggiunto – le leggi di stabilità portano ad un confronto, dopo di che c’è un problema di pagamento dei medici che è insufficiente rispetto alla qualità e alla professionalità, stiamo cercando di riformare il settore della sanità e dell’università abolendo questi quiz per poter favorire maggiore accesso”. “Quando c’era la sinistra – ha concluso – chiudevano gli ospedali, tagliavano la sanità, le cifre erano più basse”.