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Guastella: “Al Bari servono due rinforzi di qualità”

Il doppio ex di Spezia e Bari ha analizzato il momento dei biancorossi e anticipato i temi del prossimo match

Pubblicato da: redazione | Gio, 24 Ottobre 2024 - 09:36

(di Nicola Lucarelli) Dopo 3 pareggi consecutivi, il Bari torna in campo nell’anticipo del campionato di serie B per affrontare lo Spezia. La formazione ligure, attualmente seconda in classifica e ancora imbattuta, è reduce dalla vittoria esterna sul campo della Salernitana.
Per affrontare i vari temi del match e per fare un piacevole tuffo nel passato biancorosso, ci siamo rivolti ad un doppio ex di Spezia e Bari, vale a dire Salvatore Guastella che si è concesso a un’intervista in esclusiva ai microfoni di Borderline24.com.

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Il Bari è reduce da 3 pareggi consecutivi. Possiamo parlare di pareggite? “Qualche indizio ci sarebbe, ma aspetterei altre 2-3 partite”.
Biancorossi che fanno fatica a segnare. A questa squadra manca un bomber? “I numeri dicono di sì: la squadra non riesce a capitalizzare le occasioni che crea. Lasagna mi piace tantissimo, ma non è un attaccante da doppia cifra: le sue qualità sono fuori discussione. Tuttavia, se avesse realizzato tutte le occasioni che gli sono capitate, staremmo a parlare di ben altra classifica”.
Secondo lei, nella gara contro il Catanzaro, c’è stato un passo indietro dal punto di vista della prestazione? “Dobbiamo considerare anche gli avversari e il Catanzaro si è dimostrata una buona squadra: l’effervescenza che la squadra di Longo aveva dimostrato nelle gare precedenti si è scontrata con la solidità della compagine calabrese”.
Venendo ai singoli, quali i promossi e i bocciati dopo 9 giornate di campionato? “Sinceramente non credo ci siano calciatori da bocciare, magari qualcuno non ha reso come credevo. Mi riferisco a Falletti: da lui mi aspettavo di più dal punto di vista realizzativo, mentre non c’è nulla da dire sulla qualità messa in mostra in queste prime giornate. Tra i promossi metterei senza dubbio Mantovani, Oliveri, Benali, Dorval e Maita.
Contro il Catanzaro, Sibilli è apparso spaesato oltre che inconcludente. Troppa concorrenza? “Sono stato tra i primi ad auspicare di vedere subito all’opera la coppia Falletti-Sibilli, ma è evidente come i due debbano ancora integrarsi. Sibilli sta cercando di ripetere quanto fatto lo scorso anno e, magari, questo lo destabilizza”.
Moreno Longo è un tecnico che piace alla tifoseria. Secondo lei perché? “E’ un tecnico che piace anche a me, perché ha le idee chiare e non è aziendalista: quando c’era da lamentarsi, l’ha fatto con le giuste maniere andando in chiara controtendenza con la società per quanto riguarda il calciomercato e gli obiettivi stagionali. Non mi sono piaciute le sue dichiarazioni dopo la gara contro il Catanzaro, quando ha dichiarato “Questi siamo” e che chi è subentrato nella squadra di Caserta ha inciso sul risultato al contrario dei suoi calciatori: si è spinto un pò oltre, perchè sono dichiarazioni che possono essere interpretate in maniera negativa dalla squadra”.
Ma dei meriti vanno dati anche al Ds Magalini. Un personaggio molto diverso dal vulcanico Ciro Polito… “Uno agisce nell’ombra, l’altro vuole essere sempre protagonista. Spero che Magalini sia l’uomo del ‘fare senza parlare’. Comunque sia, preferisco l’attuale direttore sportivo”.
A proposito di calciomercato, dove andrebbe rinforzato questo organico a gennaio? “Servono 2 calciatori di qualità, uno in difesa ed uno in attacco. Non abbiamo ancora visto all’opera Simic , mentre Obaretin è ancora acerbo. In difesa non siamo messi benissimo. Poi ci vuole un attaccante da doppia cifra che garantisca i gol che mancano a questa squadra”.
Ma a tener banco tra i tifosi c’è sempre la questione multiproprietà e il feeling con i De Laurentiis è ai minimi termini…
“La soluzione più ovvia sarebbe la cessione del club, ma non è nelle intenzioni dei De Laurentiis, altrimenti l’avrebbero già fatto. Se due anni fa, la partita fosse finita 2 minuti di prima, sarebbero stati costretti a vendere la società. Ora i tempi sono lunghissimi, a meno che non arrivi un’offerta irrinunciabile”.
Nel prossimo turno di campionato, il Bari affronterà lo Spezia, squadra ancora imbattuta e tra le migliori viste in questa prima parte di torneo… “Dopo le sofferenze della passata stagione, lo Spezia sta disputando un grande campionato. E’ una squadra molto solida. Ma questo Bari non è facile da affrontare per nessuno”.
Ha indossato la maglia dello Spezia nella stagione 82 – 83 per un totale di 31 presenze e una rete. Che bilancio può fare dell’esperienza in Liguria? “E’ stata un’esperienza formativa e importante che ricordo con piacere. Era una società ai minimi termini, ma mi misi in mostra e arrivò la proposta del Bari. E’ una citta molto passionale”.
L’avventura a Bari è stata quella più significativa dal 1983 al 1989 per un totale di 94 presenze e 2 reti. Quali le soddisfazioni più grandi in biancorosso? E quali le delusioni più cocenti? “Ho vissuto 3 promozioni e l’avventura della Coppa Italia giocando in serie C. Ma se devo citare una partita penso alla gara di Firenze di Coppa Italia: segnai anche una allo stadio ‘Artemio Franchi’ . Per quanto concerne le delusioni, penso alla retrocessione immediata dalla serie A nella stagione 85-86 e alla seconda esperienza di Catuzzi alla guida del Bari”.
Lei è nato a Rosolini in provincia di Siracusa, ma vive a Bari da tanti­ anni. Cosa le piace della nostra terra? “La Puglia è una delle regioni più belle e complete che ci sono in Italia. Poi si mangia bene e ci sono posti meravigliosi da visitare”.
Venendo a Spezia Bari, che partita si aspetta? Come dovrebbe affrontare il match la squadra di Longo e quali errori non dovrebbe commettere? “Non dovrebbero esserci cali di tensione, visto si va a giocare contro una squadra forte e in forma. Una formazione che ha un difesa quasi impenetrabile con sole 7 reti subite e segna anche tanto. Il Bari deve commettere pochissimi errori e affrontare la formazione ligure a viso aperto come fatto in altre gare di questo campionato”.

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