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Obesità e diabete, arriva un nuovo farmaco a doppia azione

Fino al 25% di peso in meno per pazienti con altri fattori di rischio

Pubblicato da: redazione | Ven, 18 Ottobre 2024 - 21:15

Un nuovo farmaco con un doppio meccanismo di azione promette di cambiare la vita delle persone che convivono con l’obesità. La farmaceutica Lilly ha annunciato oggi che, dopo aver ottenuto dall’Agenzia Italiana del Farmaco l’autorizzazione all’immissione in commercio, inizia ora la commercializzazione del farmaco tirzepatide. Il prodotto è indicato per il trattamento dell’obesità e del sovrappeso in presenza di almeno una comorbidità. Negli studi clinici che hanno portato all’approvazione ha dimostrato di poter aiutare a perdere fino al 22,5% di peso. Il farmaco è indicato anche per il trattamento del diabete tipo 2. Tirzepatide, che è disponibile su prescrizione medica in penne preriempite, agisce contro due meccanismi chiave alla base dell’obesità: attiva sia i recettori ormonali del GLP-1, (peptide glucagone-simile-1) sia quelli del GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente). Questa doppia azione si traduce in un aumento della secrezione di insulina a livello pancreatico, della sensibilità insulinica e in una riduzione dell’assunzione di cibo. A ciò si aggiungono i benefici diretti dell’azione su GIP: un’azione benefica a livello del tessuto adiposo, una riduzione dell’introito calorico e del senso di nausea.

Negli studi clinici (in particolare, nello studio di fase 3 SURMOUNT-1) il farmaco, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico, ha dimostrato con il primo dosaggio di mantenimento di 5 mg (che viene raggiunto dopo 4 settimane di trattamento) una riduzione del peso del 16% alla 72° settimana. Inoltre, con la dose di mantenimento massima di 15 mg, tirzepatide ha dimostrato una perdita di peso a oggi del 22,5%. “Oggi stiamo finalmente entrando in una nuova fase nel trattamento dell’obesità, con un nuovo paradigma farmacologico che ci permetterà non solo di fornire risposte a bisogni assistenziali finora largamente insoddisfatti, restituendo tempo e qualità di vita ai pazienti, ma anche di prevenire nel luogo termine le numerose patologie associate e di ridurne l’impatto oggi drammatico”, ha affermato il presidente della Società Italiana di Obesità (Sio) Rocco Barazzoni.

“Oggi ampliamo la portata delle nostre innovazioni rendendo disponibile una molecola che ridefinisce anche il trattamento dell’obesità e ha il potenziale di migliorare la vita di moltissime persone che vivono con questa malattia cronica e progressiva che è associata ad alcune delle principali cause di morte, tra cui patologie cardiache, cancro, ictus e diabete”, ha dichiarato Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy hub. Attualmente tirzepatide in Italia è disponibile in classe CNN (classe C non negoziata). L’azienda ha fatto sapere che è attivamente impegnata nelle interlocuzioni con Aifa per rendere disponibile tirzepatide ai pazienti italiani a carico del servizio sanitario nazionale.

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