Un ragazzino di 12 anni ha riportato un ematoma dopo essere stato colpito alla testa, questa mattina, da un pezzo di marmo che si è staccato dal muro di uno dei bagni della scuola che frequenta. Si tratta dell’istituto Laterza di Bari. Soccorso e trasportato all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, è stato sottoposto a una Tac cranica che ha dato esito negativo e sarà sottoposto ad altri esami e a una visita ortopedica.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area. I bagni dell’istituto scolastico, secondo quanto si apprende, non hanno muri divisori che arrivano al soffitto ed è da chiarire se il pezzo di marmo che si sia staccato e sia caduto accidentalmente oppure se la caduta sia stata provocata dalla vittima. Completamente danneggiato il water. Sull’episodio indagano i carabinieri. Il 12enne potrebbe essere dimesso in giornata.
“Per fortuna a Bari si è solo sfiorata la tragedia, ma simili accadimenti sono purtroppo ormai all’ordine del giorno in Puglia e non potrebbe essere altrimenti visto lo stato delle strutture scolastiche nella nostra regione”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, a margine della manifestazione dei docenti precari svoltasi oggi davanti alla sede dell’Usr e commentando il crollo di un pezzo di marmo nella scuola Laterza di Bari che ha causato il ferimento di un giovane alunno.
“In Puglia, secondo gli ultimi dati in nostro possesso, solo 953 istituti su 2458 sono in possesso del certificato di agibilità e molte strutture risalgono al primo decennio del secolo scorso, con una manutenzione pressoché assente. Davvero così si vuole garantire la sicurezza dei lavoratori della scuola e di centinaia di migliaia di studenti?” “La politica non perde occasione per esprimere solidarietà e per lanciarsi in proclami, intanto la sicurezza sul lavoro, anche in un luogo come la scuola dove quotidianamente si recano giovani e giovanissimi cittadini, è una chimera”.
“In altri Paesi scuola è sinonimo di futuro, qui in Italia e soprattutto al Sud è invece sinonimo di insicurezza, incertezza e precariato, come dimostra la situazione dei docenti idonei all’insegnamento, che oggi hanno manifestato a Bari, vincitori di concorso ma in attesa da tempo di un contratto dignitoso e stabile, nonostante l’esistenza dei posti e mentre si pensa a bandire un altro concorso inutile. È il momento di dire basta alla politica dei tagli: la scuola torni ad essere una priorità per le istituzioni”.