“Quando sembrava che l’amianto stesse tirando un po’ il freno, ecco che ti giungono notizie che ti spengono la speranza”. Inizia così il post pubblicato sui social da Nicola Brescia, presidente comitato Fibronit raccontando quanto accade a Bari. “L’insorgenza di un nuovo caso con i familiari che ti chiedono aiuto per supportarli in questa situazione – prosegue ringraziando Lillo Mendola dell’associazione familiari vittime amianto di Bari “per la sua eroica disponibilità” – e la scomparsa di un nostro concittadino che ancora non aveva compiuto 60 anni. Era uno di noi, da sempre residente a Japigia. Non è stato facile raccogliere la testimonianza di sua sorella che in lacrime mi ha descritto le ultime ore di suo fratello. “Dobbiamo ringraziare i signori dell’amianto”, queste le sue parole per testimoniare la sua rabbia per la perdita di un fratello giovane e ancora pieno di speranze per il futuro. Molti mi chiederanno i nomi di queste persone. Non li dirò, perché non è necessario dare un nome alla sofferenza di queste famiglie, è sufficiente sapere che i mali dell’amianto, purtroppo, ancora non segnano il passo”, conclude.
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