“Come noto un dipendente infedele della nostra Banca, con un comportamento che ha gravemente violato le norme, i regolamenti e le procedure interne, ha consultato dati e informazioni riguardanti alcuni clienti in modo ingiustificato. Il sistema interno di controlli lo ha individuato, abbiamo inviato notifica al Garante della Privacy, abbiamo licenziato il dipendente infedele e abbiamo sporto denuncia come parte lesa”. Così il gruppo Intesa Sanpaolo sull’inchiesta che ha visto coinvolto un ex dipendente accusato di aver spiato i conti di vip della politica, tra cui Giorgia Meloni.
“Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e chiediamo scusa. Quanto avvenuto non dovrà più accadere. Confermiamo che non c’è stato alcun problema di sicurezza informatica rispetto alla quale Intesa Sanpaolo si colloca nelle migliori posizioni internazionali. L’impegno di tutte le 100.000 persone che lavorano in Intesa Sanpaolo è per confermare i livelli di eccellenza che pongono la Banca ai vertici europei”, conclude la nota.