DOMENICA, 22 DICEMBRE 2024
78,105 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
78,105 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Fama e fragilità: il lato negativo della popolarità

Le star hanno una vita meno longeva della gente comune

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Ven, 11 Ottobre 2024 - 14:48

Essere tanto famosi vuol davvero dire essere proporzionalmente tanto felici?

Annunci

sanita.puglia.it

Spesso no. Anzi, la maggior parte delle volte no. Chi raggiunge una grande popolarità in breve tempo è infatti, soggetto ad esser più “fragile” non solo fisicamente ma anche e soprattutto psicologicamente.

Una ricerca australiana del Kinghorn Cancer Centre presso il St.Vincent Hospital di Sydney, conferma che la fama letteralmente consuma chi la conquista e che le star hanno una vita meno longeva rispetto alla gente comune.

E dunque se da un lato la notorietà può portare a successi straordinari e opportunità senza precedenti, può anche generare pressioni insostenibili e portare a conseguenze estremamente negative nella vita personale e professionale degli artisti.

Numerosi cantanti, sia italiani che internazionali, hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti collaterali della popolarità eccessiva. Un esempio emblematico è quello di Mia Martini. Nonostante il suo talento, l’artista dovette affrontare pesanti critiche e pregiudizi per gran parte della sua vita. Dopo un inizio promettente, la sua carriera subì un brusco rallentamento a causa di voci infondate, come quelle di essere portatrice di sfortuna. Da lì un susseguirsi di ansia e depressione che hanno portato questa grande artista alla morte.

Come Mia Martini anche Amy Winehouse.  Una carriera musicale esplosiva, una voce unica ma una vita segnata da eccessi, dipendenze e forti depressioni che l’hanno portata a una battaglia costante con la sua immagine pubblica e alla morte prematura per overdose nel 2011 a soli 27 anni.

E poi ancora Kurt Cobain, leader dei Nirvana, morto suicida a causa di depressione e dipendenza; Jimi Hendrix, icona della musica rock, trovato privo di sensi nel suo appartamento dopo aver assunto un’elevata quantità di barbiturici.

Come forti dipendenze e depressioni, anche l’isolamento sociale può essere una netta risposta alla fama. Esempio del passato Lucio Dalla. Una carriera straordinaria, ma vissuta con momenti di grande isolamento a causa della sua notorietà. Spesso, si sentiva estraneo rispetto al mondo che lo circondava, la pressione costante di essere un’icona lo portava a cercare rifugio nella sua musica, lontano dalla gente.

Accadeva nel passato così come accade oggi per artisti di grande fama, basta pensare a Billie Eilish, Selena Gomez, Lil Peep e tanti, tanti altri.

Per tutti la fama e le pressioni dell’industria musicale, hanno portato grandi e significative sfide personali e spesso hanno comportato la scelta di allontanarsi dai palchi, dal caos e dal pubblico. Una scelta di cuore più che di testa data forse dall’essere esposti a giudizi incessanti, e  sentirsi intrappolati tra l’immagine che il pubblico si aspetta e il loro autentico io.

 

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Incendio in una villa a Molfetta,...

Ieri sera, 20 dicembre, intorno alle ore 13.30 i vigili del...
- 21 Dicembre 2024

Non solo i nazionali. Ma anche...

Non sono solo i voli nazionali a subire impennate al rialzo...
- 21 Dicembre 2024

Verdure e pesce, a Natale i...

I pugliesi quest’anno spenderanno per le festività natalizie a tavola una...
- 21 Dicembre 2024

In viaggio per mangiare e bere....

Il turismo enogastronomico continua a crescere in modo esponenziale, rappresentando una...
- 21 Dicembre 2024