Accertarsi che ricerche e studi siano eticamente compatibili e promuovere pratiche responsabili nel campo della ricerca con l’obiettivo di migliorarne qualità e affidabilità: sono solo alcuni dei compiti del comitato etico (Cer) dell’Università degli studi di Bari. Quest’ultimo è stato presentato in mattinata nel corso di un incontro in cui è stato evidenziato che fornirà “pareri e valutazioni di conformità etica su progetti e protocolli di ricerca in tutti gli ambiti che coinvolgano essere viventi” ad eccezione di quelli che per legge “sono riservati ai comitati etici di altri Enti”. Tra questi quelli clinici o di sperimentazione clinico-farmacologica e sul benessere animale. La decisione di sottoporre a valutazione del Cer una ricerca sarà volontaria. Spetterà al responsabile scientifico del progetto con l’intento di assicurare che la ricerca venga svolta in accordo con i principi etici implementati nella normativa internazionale, europea e nazionale. Il parere del comitato è inserito “nelle prassi accademiche tra le riviste scientifiche di classe A, in alcuni settori disciplinari” ed è dunque un requisito di accesso al referaggio di un articolo scientifico che riporti uno studio che coinvolga esseri viventi.
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