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Bari, i genitori avviano raccolta firme per il servizio mensa

"Basta ritardi, il Comune intervenga"

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 7 Ottobre 2024 - 08:59

I genitori baresi hanno avviato una petizione online per chiedere al Comune l’attivazione del servizio mensa, su cui non si hanno ancora certezze e si attende la pronuncia del Tar.

“A Bari, 4500 famiglie non sanno ancora quando partirà il servizio di mensa scolastica, con il rischio, molto concreto, che questo non prenda il via prima della fine di ottobre – si legge nel testo – Queste famiglie hanno scelto per i loro figli il cosiddetto tempo prolungato, che non è soltanto la possibilità di mangiare a scuola ma è un percorso educativo che si espleta lungo le 8 ore giornaliere e per 5 giorni alla settimana. Il mancato avvio della refezione scolastica sta quindi ledendo il suo corretto svolgimento; oltre ad arrecare un enorme danno per quei genitori che non godono di flessibilità lavorativa e sono costretti a ricorrere a permessi straordinari o ad affidare a terzi la cura dei figli. Le cause di questo ritardo sono legate a una serie di ricorsi e controricorsi tra le imprese prime due classificate nel bando per l’assegnazione del servizio. In altri Comuni trovatisi in una simile situazione, le amministrazioni hanno preso decisioni volte a tutelare il diritto supremo all’istruzione, prorogando gli affidamenti del precedente anno scolastico o procedendo con l’affidamento sub iudice. Un’altra ipotesi, avanzata da alcuni genitori, è quella del cosiddetto pranzo al sacco.

A Bari invece l’amministrazione comunale alza le mani e dice, con una nota ufficiale, che tutto quello che era nella sue possibilità è stato fatto, invitando le due aziende a superare atteggiamenti ostruzionistici. È una posizione che lascia basiti: il corretto andamento dell’anno scolastico non può essere subordinato alla buona volontà di due imprese che, legittimamente, perseguono i loro interessi privati. Soprattutto se questo interesse oggi va in direzione contraria a quello delle famiglie, degli insegnanti, delle alunne e degli alunni. Con quest’appello chiediamo quindi al Sindaco Vito Leccese di farsi carico della questione, trovando, nel più breve tempo possibile, una soluzione-ponte in attesa che la giustizia amministrativa faccia il suo corso. Una soluzione che tuteli e ripristini il diritto costituzionale all’istruzione, sempre utile da citare nei programmi elettorali ed amministrativi, ed oggi così clamorosamente leso nella seconda città del Sud Italia”. Qui il testo della petizione.

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