Si è presentato oggi alla stampa, in una conferenza convocata nella Questura di Bari, Massimo Gambino da ieri il nuovo questore di Bari. Lascia la stessa carica a Taranto che ricopriva dal 2021 e sostituisce Giovanni Signer, trasferito a Siracusa.
Gambino è entrato nella Polizia di Stato nel settembre 1988 e fino al 1991 presso la Questura di Campobasso ha ricoperto i ruoli di Dirigente Digos ed Ufficio Stranieri. Tra il ’91 e il ’92 presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Tra il 1992 e il 1996, è stato in forza al Centro interprovinciale Criminalpol Puglia-Basilicata e, successivamente, sino al 2005 alla Squadra Mobile di Lecce dove ha concluso numerose operazioni contro la criminalità comune ed organizzata, nonché è stato direttamente impegnato nelle attività di contrasto agli sbarchi clandestini ed indagini connesse.
Nel periodo in esame sono stati costituiti gruppi di lavoro con l’FBI e la DEA statunitensi, con scambi diretti anche a Miami. Sempre negli stessi anni sono stati costituiti gruppi di lavoro misti italo-tedeschi ed italo-olandesi, per le indagini sui clan criminali operanti a livello internazionale.
Dall’agosto 2005 e sino a luglio 2015 Capo di Gabinetto della Questura di Lecce, con funzioni di stretta collaborazione con il Questore, di raccordo dei vari Uffici e di pianificazione e predisposizione di tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Nel 2016 ha svolto le funzioni di Vicario del Questore di Perugia occupandosi di manifestazioni internazionali culturali e religiose, nonché dell’evento sismico che colpì l’Umbria nell’ottobre del 2016.
Dal luglio del 2018 ha assunto l’incarico di Questore di Crotone. Dal 25 ottobre 2021 Gambino è stato il Questore di Taranto.
“I cittadini possono sempre rivolgersi a noi, non solo sulla repressione», ha affermato Gambino presentandosi ai baresi. “La polizia di Stato è prevenzione e repressione e nella prevenzione – ha sottolineato – ci dobbiamo mettere anche quella che io definisco “prevenzione sociale” con gli interventi anche presso gli istituti scolastici, con altri enti, con i protocolli d’intesa che possono essere realizzati. Ne ho realizzati alcuni nelle precedenti esperienze quindi continueremo su questa strada”.