La sanità informatizzata arriva anche in carcere a Bari. Grazie alla installazione del software Ris-Pacs nella apparecchiatura radiologica utilizzata all’interno dell’istituto penitenziario di Bari, la medicina penitenziaria ha introdotto la refertazione a distanza degli esami radiologici. Il processo radiodiagnostico on line diventa, quindi, più veloce e gestisce tutte le attività diagnostiche in un sistema integrato. Attraverso un unico software, è possibile controllare tutti gli step del processo: dall’accettazione all’esame, dalla refertazione all’archiviazione digitale del referto e delle immagini. A differenza del passato, per eseguire gli esami radiologici non è più necessario trasferire personale sanitario e detenuti verso le strutture sanitarie, ma tutto avviene all’interno dell’istituito penitenziario, con tempi più ridotti e meno disagi. “E’ una importante innovazione – dichiara Nicola Buonvino, direttore dell’unità di medicina penitenziaria della Asl di Bari – che permette, oltre che di migliorare la qualità del servizio di radiologia in carcere e garantire la continuità diagnostica a favore della popolazione detenuta, di ridurre gli invii dei pazienti-detenuti presso strutture sanitarie esterne, garantendo una maggiore sicurezza sociale”.
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