“Sosteniamo chi denuncia”. E’ questo l’appello lanciato da Attilio Simeone, presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura “Gaetano Giordano e Rita Atria” all’indomani dell’operazione condotta dai carabinieri che ha portato all’arresto di 14 individui legati a una banda usuraia che per anni ha vessato le sue vittime con tassi d’interesse da capogiro e minacce gravissime”. Le minacce, anche di morte, e le violenze, spesso condotte in una palestra di pugilato – spiega Simeone – rivelano la brutalità del sistema usuraio che gravava sulle spalle di persone già vulnerabili. Un macabro “libro mastro”, rinvenuto sotto il materasso di una donna coinvolta nell’organizzazione, ha permesso di svelare ulteriori dettagli e di dare un duro colpo a questi criminali senza scrupoli. L’Associazione Antiracket e Antiusura ‘Gaetano Giordano e Rita Atria’ esprime la sua più viva soddisfazione per l’esito dell’operazione, che dimostra ancora una volta quanto sia importante la denuncia. Proprio grazie al coraggio delle vittime, che hanno trovato la forza di rivolgersi alle autorità, è stato possibile smantellare questo sistema di usura ed estorsione.
Simeone, ricorda inoltre l’urgenza di una regolamentazione scrupolosa del gioco d’azzardo attraverso un Codice Unico sui giochi di Stato. La criminalità organizzata trova terreno fertile in questo settore, e la lotta al gioco d’azzardo patologico deve essere una priorità. Un problema questo che serpeggia su tutto lo stivale e la cui dimensione reale va ben oltre quella legata ai numeri data la reticenza alle denunce da parte delle vittime. Nel 2023 in Puglia ci sono state solo 3 denunce per usura e 9 per estorsione. “Le denunce in calo – spiega Simeone – sono sintomo di una criminalità che ormai si è infiltrata non solo nel tessuto economico dei territori, penso al settore dell’agricoltura così come a quello della vendita al dettaglio. Ci sono interi quartieri delle città pugliesi che pagano regolarmente il pizzo perché denunciare ‘costa troppo’ in termini di esposizione a rischi personali e anche perché ormai è sentore comune che i tempi della giustizia non sono più rispondenti al bisogno di giustizia sostanziale. Inoltre, è tempo anche di rivedere radicalmente la legge antiusura, vecchia di quasi 30 anni e non più adeguata a garantire protezione alle vittime: è inaccettabile che le persone fisiche non possano accedere al Fondo di Solidarietà, strumento indispensabile per ridare dignità e speranza a chi è stato schiacciato dall’usura.
La Puglia, inoltre, è maglia nera anche per il consumo di gioco d’azzardo. Nel 2023 i pugliesi hanno sperperato oltre 8 miliardi di euro che vengono letteralmente sottratti all’economia reale, alla cura della salute, all’istruzione delle nuove generazioni. Sono aumentati i casi di sovraindebitamento a rischio usura a causa del ricorso al gioco legale d’azzardo. Spesso le abitazioni finiscono all’asta a causa del debito enorme generato dalla patologia del gioco. La ASL di Bari nell’ultimo report ha dichiarato che i minori in cura a causa della ludopatia sono 1000. Una vera e propria strage. Le istituzioni e la politica hanno un ruolo fondamentale nell’affermazione della legalità. E’ necessario fare fronte comune con le Associazioni e con tutti i cittadini che all’interno delle nostre comunità svolgono un ruolo a volte anche educativo all’uso responsabile del denaro. La scuola per noi dell’Associazione Antiracket e Antiusura “Giordano e Atria” rappresenta un luogo ideale in cui infondere consapevolezza e perché no, speranza”.