Sono ancora senza risposte i residenti del Bari social housing di parco Gentile, a Torricella, nel Municipio 5. Nella giornata di domani è previsto infatti l’accesso esecutivo dello sfratto per una delle sessanta famiglie coinvolte. Per questa ragione, sempre nella giornata di domani, dinanzi all’ufficiale giudiziario che presenzierà per l’accesso, è previsto un nuovo sit-in da parte dei residenti e del Movimento Per la Casa che, ancora una volta, in assenza di soluzioni concrete, rivendica risposte, ma soprattutto il diritto alla casa.
La motivazione dello sfratto è legata alla “Morosità”, una motivazione che però vede in totale disaccordo i residenti che negli anni si son visti negare quelli che erano gli accordi presi nel 2019, anno in cui ha preso forma il progetto che prevedeva uno spiraglio di speranza per le giovani coppie, ma anche per i disabili e le famiglie in difficoltà con costi dei canoni agevolati. Negli ultimi mesi però quei costi sono lievitati mettendo in seria difficoltà le famiglie che non potendo affrontare i costi hanno dovuto interrompere i pagamenti. Una protesta, ma anche un grido d’allarme con l’unico obiettivo di ricordare quelli che erano i patti. Diversi i sit in di protesta e le assemblee che si sono susseguite nel corso dei mesi, l’ultimo, in piazza Prefettura, aveva visto una delegazione dialogare con il sindaco Vito Leccese. Lo stesso, in seguito all’incontro, aveva assicurato che avrebbe fatto il possibile per cambiare le sorti delle famiglie a rischio, ad oggi però la situazione non è cambiata. I residenti, tra loro anche famiglie con bimbi e disabili, rischiano letteralmente di finire per strada.
Per questa ragione e “in segno di solidarietà e resistenza contro questa vera e propria ingiustizia” nella mattinata di domani è previsto un nuovo presidio. “Il presidio – spiegano i referenti del Movimento lotta per la Casa- rappresenta una continuità con la mobilitazione avvenuta sotto il Comune di Bari: “No all’inganno del Bari Social Housing – Stop Esecuzione Sfratti”, durante la quale i residenti hanno denunciato il fallimento dell’amministrazione comunale nella gestione del progetto di “Social Housing”. La precedente Giunta comunale ha ignorato le richieste di aiuto, trasparenza e responsabilità, lasciando le famiglie in balia della speculazione immobiliare! I e le residenti di Parco Gentile, insieme a tutte le realtà solidali, dichiarano la necessità della presenza del Comune di Bari in ogni singolo accesso (esecuzione) fino all’ottenimento del blocco totale degli sfratti. La nostra lotta non si ferma: chiediamo un atto di responsabilità da parte dell’amministrazione, affinché affronti finalmente la speculazione in atto e tuteli i diritti degli abitanti, anziché i profitti della proprietà. La mobilitazione proseguirà finché non sarà garantita una soluzione definitiva”, concludono.
Foto Facebook