Anche quest’anno il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha istituito un periodo di chiusura per le attività di pesca con pescherecci da traino al fine di vigilare e limitare lo sfruttamento delle risorse ittiche e favorire un’attività di pesca sostenibile. Inoltre, per le stesse finalità, ha disposto delle “misure tecniche” che impongono, nel periodo precedente e successivo al fermo, la pesca (a scelta dell’armatore) per un massimo di n.3 (tre) giornate lavorative su base settimanale o per un massimo di 72 ore settimanali.
Il Comando di Bari ha eseguito una serie dei controlli incrociati con i sistemi informatici in uso al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera – ed in particolare con rilevamenti e tracciamenti satellitari attraverso le Blue Box (scatole nere installate a bordo dei motopesca), rilevando che numerosi Comandanti di pescherecci iscritti presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Monopoli ed operanti nelle acque dell’adiacente Compartimento marittimo di Brindisi, sforavano abbondantemente i limiti imposti.
Gli accertamenti in parola hanno permesso di contestare otto illeciti amministrativi per un totale di 16.000 euro e l’attribuzione, in quanto infrazioni gravi, di 96 punti (tra punti Licenza e punti Comandante).
L’attività di vigilanza del personale della Guardia Costiera di Monopoli non si è limitata alla verifica del fermo pesca ma, nella serata di ieri, personale esperto in controlli sulla filiera della pesca, ha effettuato ispezioni presso attività commerciali di ristorazione etnica, rilevando la detenzione ai fini della successiva vendita di quasi un quintale di prodotti ittici congelati e non rintracciabili. Il responsabile è stato immediatamente sanzionato amministrativamente ed i prodotti alimentari sottoposti a sequestro.