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Bonificata da rifiuti pericolosi cava nel Barese

Rimossi i sigilli

Pubblicato da: redazione | Gio, 19 Settembre 2024 - 13:58

In data odierna, a seguito della conclusione delle attività di bonifica di tutti i rifiuti speciali e pericolosi individuati presso una “cava” sita in Monopoli, sono stati rimossi i sigilli apposti in data 19 aprile u.s. a seguito di specifico Decreto di sequestro preventivo finalizzato all’individuazione dei presunti rifiuti speciali tombati.

La vicenda giudiziaria, che vede indagati cinque soggetti che, in concorso tra loro, avrebbero posto in essere più azioni ed omissioni al solo fine di percepire un indebito guadagno mediante il risparmio relativo al regolare smaltimento dei rifiuti, ha avuto inizio a seguito di una denuncia di un cittadino. Più precisamente, esattamente un anno fa, nel mese di agosto 2023, un’ispezione a sorpresa da parte della Guardia Costiera di Monopoli in possesso della citata denuncia, aveva permesso di cogliere in flagranza di reato lo smaltimento illecito di un’ingente quantità di rifiuti speciali classificati CER 191212 (altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211) ed il loro immediato sequestro.

Le indagini, condotte dalla P.G. sotto il coordinamento di questa Procura, avevano consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine alla commissione dei reati ambientali quali la gestione illecita di rifiuti speciali anche pericolosi e, pertanto, era scattato il sequestro per cristallizzare l’area ed impedire il reiterarsi dei reati ambientali. Successivamente al sequestro, un’accurata attività di ricerca nel sottosuolo, eseguita anche con il supporto di personale in servizio presso Arpa Puglia, ha permesso di individuare i rifiuti speciali occultati mediante “tombamento” e la relativa certificazione quale AMIANTO del tipo crisotilo.
Per quanto sopra, il Sindaco del Comune di Monopoli – Angelo Annese – ha prontamente emesso l’Ordinanza di bonifica prevista dal Testo Unico Ambientale e così l’indagato ha dovuto bonificare a proprie spese e sotto la vigilanza della Guardia Costiera l’area contaminata da quasi 53 tonnellate di rifiuti speciali anche pericolosi. Le operazioni di bonifica, che hanno avuto inizio il 02.07.2024, si sono concluse in data 06 agosto.

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