Il sindaco Vito Leccese ha partecipato questa mattina alla presentazione di “All in festival”, l’iniziativa promossa dalle associazioni Gens Nova, ZeroBarriere e LeZZanzare in programma sabato e domenica prossimi, 21 e 22 settembre, a Torre Quetta. Hanno illustrato il programma della due giorni i presidenti di Zerobarriere Marco Livrea, di LeZZanZare Antonio Garofalo, il presidente e il vicepresidente di Gens Nova Antonio Genchi e Antonio La Scala, il presidente dell’Ente nazionale Sordi Vito Andreola e Vincenzo Pittella, direttore Bper Banca alla presenza dell’assessora alle Culture Paola Romano e della presidente della commissione consiliare Culture Francesca Bottalico.
L’iniziativa può definirsi una sorta di “fiera esperienziale” che si propone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto delle unicità e delle differenze di cui ognuno è portatore.
Una rassegna delle unicità e del diritto ad autodeterminarsi, dove nulla è scontato, e dove l’esperienza diviene strumento per la conoscenza del mondo utilizzando prospettive diverse.
“Ringrazio tutte le realtà che hanno ideato questo straordinario evento – ha esordito il sindaco Leccese – un festival che celebra le nostre unicità e il diritto di ognuno a definirsi e autodeterminarsi. Concetti che oggi dovrebbero essere ormai acquisiti, ma che di fatto ancora stentano ad affermarsi. Per questo, è giusto continuare a lavorare affinché tramonti il concetto di diversità inteso come limite, perché siamo tutti diversi, ognuno con la propria identità, ognuno con la propria unicità. Essere inclusivi, dunque, significa lavorare perché tutti abbiano gli stessi diritti, che si tratti di diritto alla mobilità o all’accesso ai servizi o allo sport, non conta. All’interno del festival c’è un appuntamento programmato nell’ambito di Le due Bari, il cui nome viene da un brano di Pier Paolo Pasolini che parla di felicità adriatica. Noi sulla felicità abbiamo costituito la narrazione di questa città, ma dobbiamo sempre ricordare che se la città non è felice per tutti, non lo sarà mai completamente. Non a caso uno degli obiettivi principali del mio programma di governo è quello di rendere Bari sempre più accessibile e giusta, un traguardo che vorremmo raggiungere con l’aiuto di tutti voi, che avete visioni, sensibilità e competenze preziose da mettere in campo”.
“La mission di ZeroBarriere – ha ricordato Marco Livrea – da sempre è quella di abbattere gli ostacoli fisici e mentali di ogni persona, consentendo la piena realizzazione di tutti. Avere una così grande platea per continuare la nostra opera è un’occasione importante poiché, dopo aver assistito a manifestazioni sportive importanti quali il Paratriatlhon e Bari city +, ancora una volta torniamo fra la gente e insieme proviamo a seminare e raccogliere il frutto dell’inclusione”.
“Questa iniziativa – ha spiegato Antonio Genchi – ha il merito di far emergere le tante abilità che le persone speciali posseggono, e consente di dare un input a coloro che, a causa della vergogna, non hanno relazioni sociali e non riescono a esprimere le proprie potenzialità. Per tutti sarà un weekend colmo di attività all’insegna dello sport, arte, musica, spettacolo e tanto altro, accompagnate da risate, gioie ed emozioni. Ci aspettiamo che la cittadinanza risponda in massa a questa chiamata”.
“Da dodici anni – ha continuato Antonio Garofalo – abbiamo messo in moto una rivoluzione gentile, che parte dal basso e che promuove il rispetto della diversità. Il festival ci consentirà di puntare l’attenzione sulla difesa dei diritti di tutti. Perché questi diritti esistono, molti li ritengono scontati, ma per altri sono di difficile accessibilità. È quindi giunto il momento di fare rete tra noi, rendendoci realtà ausiliari delle istituzioni”.
“Le barriere di cui parliamo oggi – ha osservato Paola Romano – non sono solo quelle fisiche, ma anche, e soprattutto, mentali, ed è per questo che il festival rappresenta il punto di arrivo di una serie di percorsi che negli anni abbiamo condiviso con le associazioni. Due giornate importanti perché ci consentiranno di mostrare la città da una prospettiva diversa, quella dell’arte: l’arte, infatti, per sua natura, costruisce ponti tra le persone, e può svelare la bellezza dell’essere umano. E attraverso il messaggio inclusivo dell’arte conosceremo le diverse realtà cittadine”.
“Come presidente della commissione comunale Cultura, Sport ed Educazione – ha sottolineato Francesca Bottalico – sono entusiasta perché il festival rappresenta un’ulteriore occasione, per la rete delle associazioni territoriali coinvolte, di mettere la propria esperienza a disposizione dell’intera comunità. L’obiettivo più importante è assicurare esperienze di sport inclusivo, momenti di approfondimento anche su temi tabù quali la sessualità delle persone con disabilità, per creare una comunità davvero inclusiva”.
“L’iniziativa – ha concluso Vincenzo Pittella – si ispira al concetto, caro a Bper Banca, di responsabilità sociale. L’inclusione e la coesione sociale, e la riduzione delle diseguaglianze, passano attraverso eventi come questo, che veicolano due messaggi: ai ragazzi speciali, che sono invogliati a mettersi in gioco e a credere nelle loro potenzialità, e atutti gli altri, che spesso non si rendono conto delle abilità di queste persone”.
Nell’ambito del programma della due giorni (disponibile in allegato), la fiera metterà a disposizione diversi angoli esperienziali, come “Black is back” (vivere momenti di vita quotidiana senza l’uso della vista) e “Bocche cucite” (dialoghi con l’utilizzo esclusivo del linguaggio LIS).
Sabato e domenica mattina si terrà la “Gp All In trofeo BPER 2024”: gara pazza per mezzi pazzi, alle ore 10sul circuito creato nel lido barese, si affronteranno ciechi in solitaria su triride, carrozzine elettriche a motore o spinte da un “cavaliere”. Alle 18.30, in programma “Aperitivi ciecati”.
Nelle ore serali il palco centrale ospiterà talk che tratteranno argomenti di grande attualità, dalla sessualità ai pericoli del web.
Il sabato sera, lo spettacolo di danza aerea “Quinto Elemento” della compagnia Resextensa – Porta d’Oriente – Centro nazionale di produzione della danza in collaborazione con la compagnia inglese StopGap (evento incluso nel programma di “Le due Bari”).