(di Nicola Lucarelli) La convincente vittoria ottenuta dal Bari contro il Mantova, va ben oltre il mero lato sportivo. Nonostante i soli 2 punti racimolati nei primi 4 turni di campionato, la compagine allenata da Moreno Longo aveva lanciato diversi segnali positivi anche dopo partite terminate senza i 3 punti in saccoccia.
Questa squadra è lontana parente di quella svogliata, lenta e prevedibile che lo scorso anno ha sfiorato la serie C. Certo, presto per emettere giudizi definitivi, ma in questa prima fase della stagione si è visto un Bari ordinato, aggressivo e che, a tratti, ha mostrato anche un buon calcio. Merito del nuovo tecnico Longo, ma anche dei calciatori che si applicano e seguono il mister. Senza dimenticarci di chi, in silenzio e con pochi spiccioli in tasca, ha allestito questo organico, vale a dire il DS Giuseppe Magalini. Sicuramente qualcosa di meglio poteva esser fatto, ma fare calciomercato in autogestione è davvero complicato. Vero De Laurentiis?
Un altro elemento che sta emergendo, è la buona condizione psicofisica dei nuovi arrivati. Eccetto Simic e Favilli, tutti gli altri nuovi innesti si sono subito integrati tatticamente e non vanno aspettati come accaduto lo scorso anno. Nonostante gli errori sottoporta, Lasagna è una costante spina nel fianco delle difese avversarie. Novakovich, considerata la mole, è già un punto di riferimento per il reparto avanzato. Lella sembra che giochi nel Bari da sempre e ha una voglia incredibile di far bene. I giovani esterni Favasuli e Oliveri stanno carburando e potrebbero diventare devastanti. In difesa, Mantovani si candida a ruolo di leader difensivo, senza dimenticarci chi subentra e si fa trovare sempre pronto come Manzari e Sgarbi. E poi c’è Cesar Falletti: un calciatore che abbiamo sempre ammirato da avversario e che ha avuto un impatto sorprendente con la maglia biancorossa. Non tanto per la sua già nota tecnica sopraffina, quanto per la buona condizione fisica e la voglia di prendere in mano questa squadra.
Insomma, ci sarebbero tutte le premesse per divertirsi e disputare un campionato senza patemi. Ma, il tifoso del Bari, vorrebbe altro. Probabilmente in altri periodi storici e con altre proprietà alle spalle, la piazza biancorossa si sarebbe anche accontentata. Ora però le cose sono cambiate e in maniera irreversibile: la spaccatura tra tifoseria e società è insanabile e il calcio giocato è ormai passato in secondo piano. Un vero peccato perchè questa condizione di insofferenza non permette ai tifosi baresi di godersi le prestazioni di questa squadra. Ovviamente il sostegno ai galletti non è mai mancato e non mancherà, ma una piazza come Bari non può convivere ancora per molto con questa situazione anche perchè, a lungo andare, potrebbe avere un effetto boomerang e pesare sul rendimento dei ragazzi di Moreno Longo.
Il tifoso biancorosso deve essere libero di poter supportare la propria squadra in maniera serena e totalitaria. Certo, i De Laurentiis non sono personaggi che si fanno condizionare da qualche coro o striscione ostile: l’hanno dimostrato abbondantemente nei 20 anni di gestione partenopea e non si farebbero problemi ad andare avanti ad oltranza sino al 2028. Ma sono anche degli ottimi imprenditori che sanno cogliere l’affare e il momento giusto per effettuare determinate operazioni.
Il riferimento è ovviamente all’interesse dello sceicco Malek Humoud Al-Sabah per la società biancorossa: nei prossimi giorni se ne saprà di più e non è escluso che, a stretto giro, possa esserci una svolta in un senso o nell’altro. Dopo tante telenovele vissute in passato, la piazza di Bari non merita altri teatrini o pseudo trattative. La speranza è che l’epilogo sia positivo e che ci sia chiarezza da parte di tutti, con l’auspicio che il calcio barese possa finalmente invertire la rotta e mettersi alle spalle decenni di delusioni e umiliazioni.
foto Ssc Bari