Soggiorni qualitativamente inferiori rispetto a quelli pubblicizzati, spese extra non previste, assistenza carente. Sono alcuni dei casi oggetto delle verifiche che l’associazione Codici ha avviato su Booking per tutelare i consumatori.
“Sempre più consumatori scelgono di prenotare la vacanza online – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ma al vantaggio di fare tutto con un click, magari approfittando anche di sconti ed offerte, a volte fanno seguito brutte sorprese. Parliamo di disagi perché la sistemazione è diversa da quella scelta, problemi di natura economica perché subentrano spese non preventivate e difficoltà nel ricevere assistenza. Sono situazioni più frequenti di quanto si possa immaginare e che coinvolgono anche agenzie di viaggio particolarmente note come Booking.com. Abbiamo iniziato a raccogliere diverse segnalazioni da parte di consumatori che si sentono danneggiati. Nel caso di Booking.com, abbiamo deciso di avviare una campagna di assistenza per i consumatori e di richiedere l’intervento dell’Antitrust al fine di valutare la sussistenza di una pratica commerciale scorretta. Invitiamo, quindi, chi ha avuto problemi con la prenotazione effettuata con Booking.com a segnalarci il suo caso così da poter verificare la possibilità di richiedere il rimborso”.