La sessione estiva del calciomercato 2024/25 è ormai archiviata e in casa Bari è tempo di analisi e bilanci sui due mesi di lavoro che hanno visto protagonisti il direttore sportivo Giuseppe Magalini ed il suo più stretto collaboratore, Valerio Di Cesare.
Questa mattina, nella sala stampa “Gianluca Guido” dello stadio San Nicola si è tenuta la consueta conferenza stampa post calciomercato. Il ds Magalini si è subito detto soddisfatto del lavoro svolto: “Abbiamo fatto buone cose seguendo le indicazioni della proprietà. Sono arrivati 15 giocatori andando ben oltre quello che ci aspettavamo. Il campo ci dirà se abbiamo fatto buone cose o no. Si è parlato poco del mercato in uscita, ma siamo riusciti a cedere calciatori che, in questa stagione, avrebbero trovato poco spazio. Ringrazio la proprietà per la disponibilità dimostrata in questo calciomercato e Valerio Di Cesare per il valido contributo. Qualsiasi operazione è stata pianificata e condivisa insieme all’allenatore Moreno Longo. Preciso che ad inizio sessione non era stato stabilito un budget, ma la volontà era quella di valutare ogni singola operazione. Non capisco tutto questo clamore per le trattative concluse con la formula del prestito: la rosa del Bari è composta per il 50% da calciatori di proprietà e l’altro 50% da elementi giunti in prestito, metà dei quali con diritto di riscatto. Se dopo un’annata deludente come quella dello scorso anno, avessimo avuto tutti calciatori di proprietà, quest’anno sarebbe stato un bel problema costruire una nuova rosa. Lavoriamo in autogestione cercando di trovare la soluzione economica vantaggiosa ed è normale accumulare ritardi e arrivare agli ultimi giorni di calciomercato”.
Magalini si è poi soffermato sulle singole operazioni: “Su Partipilo ho sentito parecchie cose: posso solo dirvi che la trattativa c’è stata e ci abbiamo provato sino in fondo, ma non abbiamo trovato l’accordo sul valore del calciatore. Eravamo anche disposti a fare un sforzo economico ulteriore, ma non è bastato. Lella lo inseguivo da 2 mesi perchè era una prima scelta, ma il Venezia ha voluto valutare il calciatore in ritiro. Per quanto concerne Maita, posso dirvi che mi parlò di una richiesta da parte di un’altra società, ma la trattativa non andò a buon fine e ora lui si è convinto ed è rimasto con noi. Lulic è tutt’ora in uscita e stiamo valutando la possibilità di cederlo all’estero. Ricci aveva manifestato la volontà di rinnovare il contratto, ma non abbiamo trovato l’accordo. Poi con mister Longo ha trovato meno spazio e ha pensato di trasferirsi altrove, ma abbiamo preso Tripaldelli che è un giovane molto bravo”.
Circa gli obiettivi stagionali, Magalini taglia corto: “Se in questo momento avessimo 7 punti in classifica parleremmo d’altro, ma ora siamo in un pantano ed è normale che mister Longo abbia parlato di obiettivo salvezza”.