Molestata in pieno giorno mentre porta a spasso il cane. È accaduto a Palese, nel Municipio 5, in una zona periferica del quartiere. A raccontarlo una giovane donna (che preferisce restare anonima) fortemente preoccupata per le condizioni in cui, evidenzia “vertono alcune zone del quartiere” che, a detta della stessa “sono completamente abbandonate, pericolose e fanno paura”. Il fatto risale a qualche giorno fa, in particolare allo scorso 3 settembre.
La donna si trovava nei pressi della sua abitazione, non lontano dalla fermata della stazione della Bari Nord a Palese, quando due uomini che si trovavano di passaggio in auto si sono avvicinati a lei e dopo essersi fermati hanno iniziato a molestarla verbalmente. “Ho avuto molta paura – ha spiegato a Borderline24 – ero completamente da sola, nella zona di casa non c’è nessuno e non ci sono luci che illuminano alcune zone, completamente abbandonate. Ero con il mio cane, gli stavo facendo fare la solita passeggiata pomeridiana, intorno alle 19, quando questi due tizi vedendomi, al posto di lasciarmi passeggiare in pace, si sono fermati e hanno iniziato a dirmi delle cose davvero molto brutte, frasi spinte con allusioni sessuali. Io ho abbassato lo sguardo e ho camminato andando nella direzione opposta a quella di casa. Loro sono rimasti fermi per qualche minuto e poi forse, spaventati dal cane, hanno deciso di andare via. Ho tirato un sospiro di sollievo quando l’auto ha girato l’angolo e ho iniziato a correre entrando in casa. Sono ripassati una seconda volta, almeno credo, l’auto era la stessa, ero troppo agitata e non ci capivo nulla, ma fortunatamente mi ero già chiusa in casa” – ha spiegato ancora la ragazza.
La ragazza, secondo quanto raccontato, non ha fatto in tempo a prendere la targa tanto è stato forte lo spavento. “Non ho guardato nulla in realtà, ho avuto paura scendessero e ho tirato dritto cercando di non far capire loro quale fosse la giusta direzione di casa – prosegue – ogni giorno si sentono storie di ogni tipo e denunciare è sempre la cosa giusta, anche se mi trovavo in balia del nulla. Mi sono sentita colpevole, ma so bene che non lo sono. Ero letteralmente in pigiama e mi sono sentita violata con quelle parole e con i loro sguardi. Purtroppo alcune zone sono come zone d’ombra, non c’è nulla, sono abbandonate a se stesse e pericolose. Se si fossero fermati? Non so come avrei fatto. Nessuno mi avrebbe sentita, nessuno mi avrebbe potuta aiutare e non so come e se io e il mio cane ce la saremmo cavata. Neanche una denuncia forse sarebbe servita. Già normalmente, in qualità di donna, ho paura ad uscire di casa e sono sempre in allerta, adesso ancora di più e anche in orari in cui c’è ancora la luce del giorno. In alcune zone serve più presenza, a Bari non mi sento mai sicura”, ha concluso.