E’ il Centro Italia a guidare la produzione nazionale del florovivaismo (oltre il miliardo e 200 milioni di valore), trainato dalla regione Toscana che mantiene saldamente il primato delle produzioni vivaistiche nazionali con una quota che supera il 50% del mercato e con un fatturato alla produzione vicina al miliardo: 923 milioni di euro (+0,1% sul 2022). Il dato, aggregando i valori produttivi del vivaismo e della floricoltura (altri 56,7 milioni di euro, +0,4% sul 2022), porta la Toscana- segnala Myplant & Garden (fiera internazionale del verde professionale-Fiera Milano-Rho, febbraio 2025), a guidare in solitaria il comparto. Il report registra una leggera decrescita per il Lazio, “altra- spiegano gli analisti- regione-chiave dell’area che chiude il 2023 a quota 190,4 milioni (-0,3%, ma con segno positivo per le produzioni floricole)”.
Nella classifica per regioni e aree geografiche al secondo posto c’è il nord Italia con valore espresso di oltre 1 miliardo e 180 milioni. A trainare le regioni settentrionali, la Liguria con oltre 437 milioni solo di produzioni floricole e quasi 8 di colture vivaistiche, poi la Lombardia, in leggera contrazione (-0,7%) nel vivaismo a quota 163 milioni e in campo positivo per le coltivazioni floricole (113 milioni, +1,8%). Segue Emilia-Romagna (152 milioni), Veneto (oltre quota 132 milioni, +1,7%), Piemonte (quasi 86 milioni) e Friuli Vg (84 milioni, in crescita continua da anni). Le 8 regioni del Sud sfiorano i 740 milioni di valore (-0,6% dovuto soprattutto ai cali produttivi floricoli di Puglia e Campania, tra le regioni leader dell’area). La Sicilia, nonostante un calo dell’offerta vivaistica registra un complessivo +0,3%, attestandosi a 302,5 milioni di valore. La produzione italiana complessiva nel 2023 ha mantenuto i livelli dell’anno precedente: 3 miliardi e 145 milioni di euro il valore alla produzione (il 4,7% delle produzioni agricole italiane). E’ Made in Italy il 5,2% di piante e fiori esportati nel mondo.