“Ho fatto della lotta al trasformismo un tema forte della mia campagna; ed è ovvio che preferisco stare da questa parte piuttosto che in quella di chi accoglie chi cambia idea così repentinamente. Per me è un bene allora che il consigliere Livio Sisto vada altrove se ritiene scomode le mie scelte di costruire una coalizione ambientalista, progressista e pacifista. È chiaro però che la porta che ha attraversato non è una porta girevole. Fatta questa scelta non potrà tornare indietro”. A pronunciare queste parole il sindaco di Bari, Vito Leccese, in seguito alla decisione del consigliere comunale Sisto, eletto nella lista Decaro per Bari di lasciare la maggioranza del centrosinistra per passare a Forza Italia.
“Il Consiglio comunale sceglie il Presidente con i suoi tempi – ha proseguito – la figura del Presidente deve essere il frutto di una ampia condivisione, perché quello è un ruolo di garanzia per tutti gli eletti. Non è la prima e non sarà l’ultima volta che l’ elezione richieda più passaggi in aula e non credo questa vicenda abbia in nessun modo a che fare con la solidità della maggioranza. Sono certo che alla fine il Consiglio saprà giungere ad una soluzione che contempli le ambizioni dei singoli e il bene del Consiglio che deve cominciare presto a lavorare. Il mio rispetto per l’aula è senza riserve. Sbagliano quelli che pensano che una dinamica fisiologica interna al Consiglio possa in qualche modo forzarmi la mano sugli assetti attuali e futuri di giunta. La giunta comunale è composta da 9 assessori e per il momento tutti sono a lavoro. L’eventuale nomina di un decimo componente non è un tema all’ordine del giorno. Se il Consiglio ha le sue prerogative, anche il Sindaco ne ha e intendo esercitarle per il bene della città, per il quale l’agenda è nota: incrementare il verde cittadino così come migliorare la pulizia, rendere i trasporti efficienti, prestare attenzione alle persone fragili, e tanto tanto altro. In questo lungo elenco di cose da fare non trovo il tema ‘poltrone’. La mia maggioranza lo sa bene. Chi non ci sta, per me è fuori. Questo credo sia il messaggio che bene ha compreso Livio Sisto che oggi ha deciso di andare da un’altra parte. Certamente dovrà spiegarne i motivi ai suoi elettori, ma questo è un suo problema. E sarà anche un problema del partito che lo ha accolto”, ha concluso.