Due ricercatori dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Marco Colella e Mauro Spennacchio, hanno partecipato alla realizzazione di un importante progetto di ricerca pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science”. Il progetto di ricerca, che rappresenta un avanzamento significativo nella sintesi di composti farmaceutici e agrochimici fluorurati senza l’uso di PFAS, è stato sviluppato nel laboratorio di Flow Chemistry del Prof. Timothy Noël presso l’Università di Amsterdam, il cui ruolo di visiting professor presso l’Università di Bari ha dato vita a questa fruttuosa collaborazione. Questo traguardo è il risultato della sinergia tra i ricercatori di UniBA e altre istituzioni accademiche e industriali europee, tra cui l’azienda farmaceutica AstraZeneca. La ricerca segna un passo in avanti fondamentale nello sviluppo di nuove metodologie per la sintesi sostenibile di molecole organiche fluorurate, di grande interesse per l’industria chimica e farmaceutica.
Inoltre, con il gruppo diretto Prof. Noël è in corso un’importante collaborazione nell’ambito di un altro progetto di ricerca europeo denominato “SusPharma”, teso a rendere più sostenibile la sintesi di farmaci. L’Università di Bari, in particolare il gruppo di ricerca diretto dal Professor Luisi, è capofila di tale progetto.
Il Dr. Mauro Spennacchio, primo autore dell’articolo, ha fornito un contributo decisivo al lavoro, trascorrendo gran parte del terzo anno del suo dottorato di ricerca presso l’Università di Amsterdam. Anche il Dr. Marco Colella, ricercatore presso il Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco, ha dato un contributo significativo al
progetto durante il suo soggiorno presso l’Università di Amsterdam, nell’ambito dell’Azione IV.6 PON R&I 2014–2020 – DM 1062 finanziata dal MUR.
“Il successo di questi due giovani scienziati mette in luce il ruolo di UniBA nella ricerca chimica a livello internazionale e dimostra l’importanza della collaborazione tra istituzioni accademiche e industriali per l’ottenimento di rilevanti scoperte scientifiche. La pubblicazione su una rivista prestigiosa come “Science” è u riconoscimento dell’eccellenza della ricerca condotta dai nostri ricercatori e consolida la posizione dell’Università di Bari nel panorama scientifico globale”, si legge in una nota.