“Non dispiacetevi, sorridete piuttosto, e pensate ai momenti belli. Grazie a tutti, giocatori, colleghi, presidenti, tifosi. Prendetevi cura della vostra vita, e vivetela fino in fondo”. Nemmeno una settimana fa Sven Goran Eriksson aveva affidato il suo ultimo saluto ad una docu-serie tv, di prossima uscita, già sapendo che la sua vita si stava spegnendo per colpa di un tumore al pancreas che non gli ha lasciato scampo.
A 76 anni Eriksson, una vita “movimentata” in eterno bilico tra sport e gossip, amore per il bel calcio e amore per le donne, ha affrontato la malattia, scoperta lo scorso gennaio, con la pacatezza di sempre ed esaudendo anche l’ultimo desiderio, quello di condurre per un giorno il club che aveva sempre amato, ma mai allenato, il Liverpool: si sedette sulla panchina e fu standing ovation del mitico Anfield Road.