Non è il pensiero di un solo turista, ma di numerosi: “Bari non è una città pulita”, dicono. E lo scrivono nero su bianco. Quando alcuni visitatori descrivono, infatti, il centro cittadino, ma anche periferie e spiagge, non ci girano intorno: “Bari è una città molto sporca. Peccato, perché è bellissima”. Ormai le lamentele dei turisti, fortunatamente miste ad apprezzamenti, sono insistenti e costanti. Una volta rientrati nelle proprie abitazioni affidano le loro considerazioni a Paytourist, piattaforma funzionale messa a disposizione gratuitamente dai Comuni registrati a favore delle strutture ricettive.
Secondo quanto si apprende dalla lettura attenta delle valutazioni dei viaggiatori, chi arriva o è arrivato in città rimane sicuramente incantato dal fascino mediterraneo del territorio. Ma anche inorridito, quasi sorpreso, dal degrado ormai protagonista delle strade. Alcuni fanno anche accenno allo scarso senso civico dei baresi. E infatti Marinus, che ha visitato Bari solo qualche giorno fa, il 10 agosto per l’esattezza, sentenzia: “Vorrei solo che non si vedesse così tanta plastica in giro. Ho notato – precisa – che le persone non hanno coscienza del bellissimo ambiente in cui vivono”. E ha la stessa certezza anche un turista che ha preferito rimanere anonimo: “Spiace vedere ancora che la gente a Bari, anche al mare, ha poca cura dei propri rifiuti”. Molto più severa è invece Denis: “Vi auguro di poter formare ed istruire la popolazione per migliorare nella pulizia”.
Uno scenario particolare quindi. Da una parte la crescita e la rincorsa di Bari verso lo status di territorio turistico. Dall’altro il senso di inciviltà di chi scambia le aiuole per cestini dove buttare la propria spazzatura e frena appunto il processo di crescita turistica. Bottiglie di vetro, plastica, tappi e innumerevoli mozziconi di sigarette riempiono infatti il terreno che circonda gli alberi lungo i corsi, rendendo la città continuamente sporca. Il centro alla pari della periferia.