Prima uscita ieri per Lorenzo Leonetti, consigliere comunale con delega del “sindaco della notte” per contrastare la malamovida. “Come Comitato – spiegano dall’Umbertino – siamo più che disponibili ad interloquire sulle note problematiche che affliggono l’Umbertino. Una precisazione: la delimitazione delle occupazioni di suolo pubblico, da effettuarsi con borchie raffiguranti il logo del Comune di Bari, è già stabilita dal relativo regolamento comunale, Art 46, comma 6 (se mal non ricordo approvato nel 2010). La domanda d’obbligo sarebbe: perché detta precisa norma non viene fatta rispettare? Dove sono i controlli?”
Sulla questione interviene anche Irma Melini. “Torniamo sulla questione della Malamovida e della vivibilità della città per cui la delega a Leonetti è una chiara ed evidente ammissione di responsabilità sulla vita, meglio non vita, notturna barese – scrive in una nota – Vorrei ribadire che, a mio modesto parere, parliamo di deleghe “fantasiose” e senza sostanza. D’altronde in questo caso non occorreva delegare Leonetti visto che abbiamo addirittura riconfermato la Palone, responsabile della deregulation delle attività di intrattenimento nell’Umbertino e a Bari vecchia degli ultimi 10 anni, ad assessore alla Polizia locale e protezione civile. Mi chiedo, quindi,: andranno in giro in due come “sceriffi della notte” per capire cosa succede? Sorprende, infatti, che nella prima uscita Leonetti abbia addirittura ammesso che la sua è “un’uscita di carattere conoscitivo” e che aspetta dai baresi il racconto dei problemi. Ma Leonetti non è stato presidente del primo municipio per 5 anni? Non conosce i problemi della città? Perché diamo deleghe ad Amministratori senza idee e capacità che chiedono sempre “l’aiutino da casa”? I problemi della Zona Umbertina ad esempio non sono riconducibili alla sola notte, perché comprendono commercio, viabilità, igiene e ordine pubblico. Idem per Murat e Bari vecchia. Quindi, ritengo che non possa essere affrontato il disagio dallo “sceriffo della notte”, che per di più non conosce i problemi. In fin dei conti, sarebbe bastato avere dei programmi concreti basati sulle passate amministrazioni e sui contributi di comitati di quartiere e consiglieri comunali, invece che pavoneggiarsi a zonzo senza idee. Sinceramente non mi stupisce che il M5S stia prendendo le distanze dalla Giunta: restando invischiati nel “Decaro ter” rischiano di perdere solo consensi, loro che a differenza del Centrosinistra, non godono della “rete” di raccolta voti, ma del voto di opinione. Ne vedremo delle brutte e sempre a danno dei baresi. Questa Giunta Leccese sembra veramente nata nel peggior modo, peccato”.