“La prima seduta del consiglio comunale dell’era Leccese è stata degna di una sceneggiata da film tragicomico: il capogruppo uscente del Pd parla di “scorrettezza” istituzionale e attacca il sindaco, il M5S non si riconosce nell’assessore in sua quota nominato da Leccese e si definisce né di maggioranza né di opposizione”. Lo si legge in una nota del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Antonella Lella, e dei consiglieri comunali Antonio Ciaula, Pino Viggiano e Laura De Marzo.
“Se qualcuno aveva dubbi, oggi la città ha assistito in diretta streaming alla deflagrazione della maggioranza di centrosinistra al Comune, quella maggioranza “allargata” frutto di un accordo che in barba alle regole della democrazia e di una etica politica, ha scippato seggi all’opposizione in consiglio comunale in nome di una spartizione di poltrone che dopo circa due mesi dalle elezioni ingessa la città. Una verità che evidentemente fa male a chi, sentendosi intoccabile, pensa di salire in cattedra ignorando fatti oggettivi e dando prova di incoerenza applicando una democrazia variabile: è di maggioranza quando si tratta di spartizione dei posti di potere: diventa opposizione nella suddivisione dei seggi in consiglio comunale a favore di una coalizione mascherata di cui fa parte. Nonostante la giunta ponte costata 100mila euro ai baresi per allungare di un mese di trattative sulla giunta, la figuraccia della nomina, poi dissoltasi in 24 ore, di un assessore che aveva offeso il Papa sui social o inneggiato all’odio contro i capi di governo del G7, ora l’aula consiliare è bloccata perchè gli appetiti di coloro che attaccavano il trasformismo, invocavano la discontinuità, superano il numero dei posti a tavola. Uno spettacolo indecente che probabilmente farà ricredere tanti baresi che hanno votato il nuovo, ignorando che sarebbe stato una riproposizione del vecchio”, conclude la nota.