“È manna la pioggia sui campi arsi da mesi dalle temperature sopra la media e dalla siccità, ma gli scrosci di acqua degli ultimi giorni hanno portato solo un sollievo temporaneo, non è cambiato nulla rispetto gli invasi che registrano solo il 30% di quanto invasato l’anno scorso”. A pronunciare queste parole Coldiretti Puglia sulla base dei dati dell’Osservatorio delle risorse idriche di Anbi (associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) dai quale emerge che le piogge di questi giorni non bastano a risolvere una problematica che grava ormai sulla regione da tempo.
“II maltempo – prosegue Coldiretti – è manna per gli agricoltori ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni. Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità”, conclude.
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