Auto ovunque, anche sulla nuova pista ciclabile. È caos parcheggi a Palese, a denunciarlo sono gli stessi residenti che già in passato non avevano nascosto le proprie perplessità in merito alla nuova pista oggi, evidenziano “utilizzata più come parcheggio che come luogo di transito per ciclisti”. Ma non si tratta di un problema isolato. Più volte, nel corso degli anni, i residenti del borgo, situato nel Municipio 5, avevano lamentato diverse criticità relative ai posti auto, non solo sul lungomare nella stagione estiva, ma anche in inverno. Tanti i cittadini “disposti” a prendersi una multa “piuttosto che camminare per ore con i bustoni”, tra loro tanti anziani e persone con mobilità ridotta.
“È uno scempio, Palese diventa sempre più uno schifo, abbandonata a se stessa e dalle istituzioni – spiega un cittadino – questa pista ciclabile proprio non ci serviva. Potevano aspettare. È pericolosa ed è inoltre in balia degli automobilisti, ma chi li biasima. Prima c’erano più posti auto in quella zona, oggi ovviamente è tutto occupato dall’inutile pista ciclabile. Avrebbero potuto attendere, trovare una soluzione alternativa e farci vivere serenamente l’estate. Nelle giornate di punta, ma anche in alcune serate la zona è intransitabile. Senza contare che i parcheggi non si trovano neanche nel centro cittadino. Ormai quando esco metto in conto di pagare la multa. Costruiscono senza sosta, ma non pensano al fatto che aumentando i residenti c’è anche più necessità di posti auto”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di un’altra cittadina, con difficoltà a camminare per via di alcune patologie.
“Non posso camminare per molto tempo e con molti pesi – spiega – per me parcheggiare l’auto abbastanza vicino al servizio di cui ho bisogno è una necessità. Ma a Palese è impossibile. Così come diventa sempre più impossibile passeggiare sul lungomare, devi lasciare l’auto molto lontano. Più andiamo avanti più la situazione peggiora. Molte volte sono costretta ad andare a grandi ipermercati solo per fare la spesa e assicurarmi un parcheggio, è davvero un peccato per le attività del luogo che invece non meritano questo”, ha concluso.