La musica ha un potere straordinario: può trasportarci indietro nel tempo, evocare emozioni intense e far riaffiorare ricordi che pensavamo fossero dimenticati.
Ma ti sei mai chiesto perché riesci a ricordare i testi delle canzoni che non ascolti da anni, ma non riesci a ricordare cosa hai mangiato a cena la scorsa settimana?
Questo fenomeno è tanto affascinante quanto comune e affonda le sue radici nella relazione tra musica, emozioni e memoria e questa relazione è, a sua volta, uno dei fenomeni più studiati dalle neuroscienze.
Studi hanno infatti dimostrato che la musica ha un impatto unico sul nostro cervello. Questo accade perché attiva una vasta rete di regioni cerebrali, inclusi quelli associati all’elaborazione delle emozioni, alla memoria e al linguaggio. A differenza delle informazioni verbali tradizionali , quando ascoltiamo una canzone, il nostro cervello non solo elabora i suoni, ma associa anche il testo, le emozioni provate e le circostanze in cui abbiamo ascoltato quella musica e crea una connessione più duratura.
Certamente, anche la ripetizione è un elemento chiave. I ritornelli ripetuti, le strofe ricorrenti e i motivi melodici fanno sì che le informazioni si fissino nella nostra memoria a lungo termine. Altro elemento chiave è come anticipato, l’emozione. La musica non è solo un insieme di note, ma è anche un potente veicolo di emozioni.
Quando ascoltiamo una canzone che ci colpisce emotivamente, il nostro cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato alla felicità e alla ricompensa. Questo rilascio chimico rafforza le connessioni sinaptiche, rendendo il ricordo del testo musicale più vivido e duraturo. Certamente risulta così più facile capire come mai ricordiamo una vecchia canzone di tanti anni fa e non la cena delle scorse sere.. emotivamente c’è di certo una grande differenza!
Ricordare i testi delle canzoni anche dopo anni è quindi un fenomeno che rivela la potenza della musica che resta testimone duratura di esperienze e di emozioni.