Saranno necessari ulteriori accertamenti di carattere istopatologico per chiarire le cause del decesso di Nicola Salatino, l’uomo originario di Bari di 55 anni, deceduto lo scorso 11 agosto dopo una esplosione avvenuta in un trullo poi crollato a Cisternino, in provincia di Brindisi. Secondo quanto emerso dall’esame autoptico, eseguito ieri dal medico legale Nico Urso, il decesso sarebbe stato provocato dall’asfissia, ma servono altri esami per confermarlo. Il corpo è stato restituito alla famiglia.
Nell’ambito dell’inchiesta aperta per omicidio colposo dalla Procura brindisina, il proprietario del trullo, un ingegnere di Barletta, è stato iscritto nel registro degli indagati. Secondo quanto ricostruito finora dalle indagini dei carabinieri, il 55enne e sua moglie, che è ancora ricoverata in ospedale a Brindisi a causa delle ferite riportate nel crollo, avevano deciso di raggiungere i loro amici in Valle d’Itria per festeggiare, il 13 agosto, il compleanno di Nicola Salatino. Poi la deflagrazione, forse causata da una fuga di gas, che ha sbriciolato il trullo: la vittima è rimasta travolta dalle macerie. Illesi invece, il proprietario dell’immobile e la moglie che al momento dell’esplosione erano lontani dalla abitazione. L’intera area è stata sequestrata