Una giunta del “campo largo” quella partorita dopo due mesi dal sindaco Vito Leccese. Una giunta che però sembra non seguire una logica ben precisa. Perché se da una parte Leccese ha dovuto dare conto dei risultati alle urne, in altri casi ha preferito l’esperienza alla politica stessa. Ma andiamo per ordine.
Giovanna Iacovone, presidente del centro di azione giuridica di Legambiente, professoressa e avvocato, è stata proposta da Michele Laforgia. A lei un assessorato con tanti settori che non c’entrano nulla l’uno con l’altro. Si passa dal decentramento all’arredo urbano ai Servizi demografici.
Poi ci sono i 4 delle varie aree del Pd, premiati alle urne. Da Elisabetta Vaccarella, miss preferenze sostenuta dal parlamentare Marco Lacarra, nominata assessore alla Giustizia che sarebbe il “vecchio” Welfare, a Pietro Petruzzelli che passa dallo sport ad un “mega” assessorato che riunisce lo Sviluppo economico, il Turismo e il rapporto con il mare e la costa. Per la prima volta dopo dieci anni torna un assessore politico ai Lavori pubblici. Dopo due mandati affidati a tecnici, Leccese ha scelto Domenico Scaramuzzi per gestire le Opere pubbliche. Sempre area Pd Paola Romano che passa dalla Scuola alla Cultura.
Confermati i due ex Decaro: Carla Palone alla quale è stato affidato un assessorato alla “vivibilità urbana” che in sostanza sarebbe la delega alla polizia locale e alla Protezione civile e Vito Lacoppola che passa dal Patrimonio alla scuola. Un settore a lui molto vicino soprattutto per l’esperienza del padre scomparso due anni fa, Giovanni Lacoppola, ex provveditore agli Studi.
L’assessorato al quale Leccese tiene di più è l’ambiente che ha deciso di affidare a Carlotta Nonnis Marzano, biologa marina di 54 anni con grande esperienza e apprezzata nel settore. Meno alle urne dato che ha ottenuto pochi voti in un partito che non è riuscito ad eleggere nessun rappresentante in Consiglio nonostante le oltre 600 preferenze dell’ex assessore Ines Pierucci (esclusa dai giochi). La Nonnis Marzano è anche sorella di una delle addette alla comunicazione del Comune, prima al fianco di Michele Emiliano e poi di Antonio Decaro ed ora con Leccese.
A distanza di alcune ore dalla nomina e dopo le polemiche del centrodestra, la Nonnis Marzano ha rinunciato all’incarico. Al suo posto Elda Perino, già prima ricercatrice del CNR ed esponente storica dell’ambientalismo barese, sarà componente della giunta del Comune di Bari. Elda Perlino, inoltre, ha presieduto l’associazione Sviluppo sostenibile, fondata insieme a Maria Maugeri, e ha ricoperto il ruolo di presidente della consulta cittadina dell’Ambiente.
Ed infine troviamo Raffaele Diomede, educatore, per anni responsabile del compianto centro Chiccolino (che accoglieva i minori in prova e a rischio a San Girolamo) : sul suo nome ci sarebbe stata la convergenza dei Cinque Stelle. Diomede guiderà gli Appalti e Diego De Marzo, ex presidente Retegas che ora diventa assessore alle Aziende (facendo scattare l’entrata in Consiglio a Silvia Russo Frattasi vicina all’area Decaro).
Nessuna delega allo Sport, all’Urbanistica (che restano quindi al sindaco) e nessuna nomina a vicesindaco.
Grandi esclusi i consiglieri di Con che hanno eletto ben tre persone in Consiglio ma non hanno rappresentanti in giunta (a dispetto di partiti che hanno eletto un solo consigliere). C’è da dire che c’è stata l’indicazione del sindaco au Romeo Ranieri come presidente del Consiglio. Una scelta che però è prerogativa del Consiglio e i giochi di equilibrio potrebbero non funzionare.
Il centrodestra ha già duramente contestato come da prassi queste nomine. Per ora Leccese ha scelto la sua squadra di Governo. Tra apprezzamenti e delusioni, ora inizia la vera partita: sul campo … vero…