La demolizione e la ricostruzione dell’ex Socrate di via Fanelli costerà al Comune quasi cinque milioni in più. Lo si legge in una determina dirigenziale con la quale si adegua anche il costo della progettazione in corso. L’edificio, più volte sgomberato per problemi di agibilità, da anni è occupato da famiglie senza casa. Il Comune ora sta andando avanti nelle attività di progettazione definitiva ed esecutiva di un intervento da circa 8 milioni e 259mila euro, ben cinque in più rispetto ai 3 milioni e mezzo preventivati.
Dopo l’incendio del 2020 il Comune vagliò due ipotesi: la prima riguardava una messa in sicurezza dello stabile, la seconda invece la demolizione e la ricostruzione. La scelta è ricaduta sulla seconda opzione perché la prima è risultata poco praticabile e dispendiosa in termini di tempo perché il rafforzamento strutturale da attuare non era di facile esecuzione. Inoltre l’edificio è nato come scuola, quindi è caratterizzato da ampie aule e corridoi larghi con servizi igienici comunitari, tutti elementi che poco si adeguano all’utilizzo che il Comune ne vuole fare, ossia di un centro per accogliere chi è in emergenza abitativa.
In realtà i residenti chiedevano l’autorecupero della struttura, cosa però non praticabile a causa delle condizioni in cui versa l’edificio. L’associazione di residenti dell’ex Socrate ha da sempre presentato tre richieste al Comune: che gli abitanti, durante i lavori, continuino ad avere la residenza in via Fanelli affinché sia loro garantito il già riconosciuto titolo di occupazione dell’immobile; che prima di lasciare la struttura l’associazione Socrate ed il Comune di Bari sottoscrivano una convenzione sull’affidamento dell’immobile, stante anche l’impegno dell’associazione ad attuare servizi di utilità sociale rivolti a tutta la cittadinanza una volta completati i lavori; che venga garantita una ricollocazione per tutti gli abitanti. L’associazione ha inoltre chiesto l’assegnazione di un immobile dismesso come dislocazione temporanea.